Quebec City e il suo Cirque du Soleil


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Credo di essere stata una strana bambina ;a rafforzare tale convinzione il mio odio per il circo.
Il sorriso triste ed inquietante dei pagliacci, quegli animali così fuori dal contesto, una banda di scalmanati che cercava a tutti i costi di strappare un sorriso; tutto questo mi infondeva uno stato d’animo che, da bambina, non sapevo riconoscere, non sapevo dargli un nome. Oggi lo chiamo “malinconia”.
Con tali premesse non ho mai capito l’entusiasmo di mia zia che cerca, da anni, di convincere chicchessia ad accompagnarla ovunque in Italia ci sia una spettacolo del Cirque du Soleil.
Ma siamo matti? Dovrei farmi centinaia di chilometri pagare un biglietto esorbitante , il tutto per qualche ora di … malinconia???
Ma la vita è un paradosso.
Qualche anno fa, per le strade di Quebec City, un gruppo di strilloni invitava a presentarsi , a partire dalle 19.00, nell’arena situata sotto la grande rampa dell’autostrada per assistere, in anteprima, al nuovo spettacolo del Cirque du Soleil.
“Se, ma mica sarà quello vero, figurati, una qualche forma di imitazione”, continuo “è pure se lo fosse, chissà quanto costerà quest’ora di malinconia”.
Mi lascio convincere e , a partire dalle 20.15 (ebbene sì, arrivammo in ritardo data la diffidenza) assisto ad uno spettacolo assolutamente adrenalinico: la scenografia degna di una produzione Hollywoodiana , costumi scintillanti, colorati, musiche d’atmosfera ad accompagnare e sottolineare le grandi acrobazie.
Ah, dimenticavo, il tutto assolutamente gratuito: semplicemente Quebec City è la città in cui ha sede la compagnia del Cirque du Soleil quando non è in tournè.
In questi periodi di “riposo” la compagnia diletta i cittadini ed i fortunati turisti con brevi spettacoli settimanali.
E quindi, il “circo” può essere anche questo? Perché, da bambina, nessuno me lo ha mai detto?
Non vi dico mia zia, sta ancora rosicando .