Esiste una località turistica in cui poter alternare esperienze molto diverse tra lusso, relax, avventura, cultura e sport?
Sicuramente in Thailandia ho trovato tutte queste potenzialità ed è probabilmente per questo motivo, meta prescelta da moltissimi italiani ogni anno.
Si atterra a Bangkok e la prima caratteristica che colpisce è l’abbondanza, di auto, di gente, di bancarelle in strada, di cibo consumato in ogni angolo.
Da qui molti scappano nelle famose isole di Phuket, Koh Samui, terre un tempo incontaminate, che hanno ceduto la propria bellezza naturale ad una bellezza decisamente più occidentale, fatta di resort, ristoranti, negozi e alberghi di lusso. Qui si parla addirittura l’Italiano, il che la dice lungo considerando che nella capitale e in tutto il resto del paese, si stenta a parlare inglese.
Per ritrovare un pò di quel gusto autentico e naturale della Thailandia anno ’80 conviene recarsi nelle conche dell’isola di Koh Phangan dove la vita si svolge quasi interamente sulla spiaggia e il trasporto è affidato alle tipiche barchette a motore, che ricordano le nostre gondole veneziane.
Spostandosi verso nord si entra nel vivo del paese. Una party notturno in treno e si raggiunge la città più importante del nord della Thailandia, Chang Mai.
Da qui è facile raggiungere tutte le località interne e perdersi nel fascino locale, tra templi e statue di Budda e giri in bici nei parchi archeologici.
L’esperienza più memorabile è stata sicuramente quella dei due giorni di trekking nelle cascate, con safari sugli elefanti e pernottamento nei villaggi con le tribù localiin compagnia della gente locale, curiosa, anche se ormai abbastanza smaliziata di fronte ai turisti che ogni giorno si accomodano in questo atipico bed and breakfast per riscoprire i ritmi naturali della luce e della natura in generale.
Da non perdere è un giro nella città di Lop Buri dove centinaia di scimmiette in liberà girano vivaci e dispettose senza alcun timore verso il genere umano.
Siamo in oriente, si sente dagli odori, dai colori e dalle abitudini culturali differenti. Stupisce subito vedere che non esiste alcuna scansione del tempo per i pasti, qui si mangia brodo anche al risveglio!