Sarà per i molti dinieghi ricevuti che ho sviluppato una vera e propria avversione concettuale per il calcio femminile. Ritengo le donne che giocano al calcio buffe, sgraziate, troppo mascoline. Sono pronto a ricevere gli strali universali e le più ampie confutazioni. So bene che il calcio femminile è uno sport molto popolare in Nord Europa e negli Stati Uniti d’America dove annovera tra le sue atlete delle vere e proprie pin-up. Ma io sono purtroppo legato allo stereotipo della calciatrice dalle gambe pelose e degli spettatori guardoni che al massimo frequentano gli spalti per farsi quattro risate o sbirciare qualche nudità.
Lo sport ha una valenza personale e sociale universale. Non possiamo immaginare un genere sportivo. Ma ritengo che alcuni sport abbiano una declinazione “femminile” ed altri “maschile”. Ognuno la pensi come vuole ma una sollevatrice di pesi, o una giavellottista non mi entusiasmano come invece mi esalto una virtuosa delle parallele asimmetriche o del pattinaggio su ghiaccio. Allo stesso tempo mentre m’incanto per un’olimpionica di fioretto troverei ridicolo un maschietto impegnato con i nastrini ed i tamburelli della ginnastica ritmica.
Il calcio per la sua ruvidezza, per i suoi frequenti contatti ha una brutalità agonistica che mal si concilia con la grazia armonica del corpo femminile che ad altre discipline può esser meglio applicata. Ci pensino le bimbette prima di buttarsi nel campetto per giocare con i maschi. State tranquille, figliole. Sceglietevi un altro sport più adatto ad esaltare la vostra femminilità. Tra qualche anno saranno quei beceri maschiacci che non vogliono farvi giocare a corrervi dietro per giocare con voi.
Attendo commenti, pareri, insulti!!!