Napoli-Chelsea 3-1, senza Mazzarri


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Serata europea di gloria per il Napoli, senza Mazzarri in panchina. La squalifica rimediata a Villareal ha costretto il tecnico azzurro a seguire la gara nel chiuso di una stanza d’albergo impestata, almeno è quanto dichiara, dal fumo delle sue stesse sigarette. Ma la squadra non ha risentito della sua assenza, anzi! Scherzando Lavezzi ha detto al suo mister di non venire più alla partita.

Lo diceva per scaramanzia, per sintonizzarsi all’euforia ed al clima carnevalesco. Uno scherzo, ma sotto i baffi si annida sempre un pizzico di perfidia, di desiderio – è proprio il caso di dirlo – di cercare il pelo ( o meglio il baffo ) nell’uovo. E se Lavezzi avesse voluto – castigat ridendo mores– respingere al mittente la classificazione di Mazzarri dopo la brutta prestazione di Siena. “Siamo una squadra da settimo posto  in campionato“, disse allora Mazzarri. Altro che settimo posto ha replicato Il Napoli con la meritatissima vittoria contro il Chelsea. Noi valiamo molto di più, anche senza l’allenatore in panchina. Voglio ribadire che non ritengo fosse intenzione di Lavezzi saldare i conti a mezzo stampa con il suo trainer, il pocho scherzava. Ma in controluce emerge un orgoglio di squadra che potrebbe anche autorizzare i sogni di rimonta ed apre anche un dibattito sull’utilità dell’allenatore in panchina. In fondo il Belgio è rimasto per molti mesi senza Governo ed ha schivato brillantemente le conseguenze più pesanti della crisi economica che ha investito l’Eurozona.

Insomma, a prescindere da Mazzarri, ritenete che serva avere un allenatore in panchina oppure quel che conta è il lavoro svolto in settimana?  Meglio un trainer impassibile dopo aver impostato la gara ( vedasi  Zeman) oppure un allenatore impetuoso come Carletto Mazzone.   E per le prossime partite non sarà meglio prenotare una suite piuttosto che un posto in panca per Mazzarri?