I VANTAGGI – Lo studio è stato condotto su alcune studentesse universitarie, divise in due sottogruppi, il primo invitato a praticare la comune marcia in avanti, il secondo, al contrario, quella all’ indietro. La durata del test è stata di 6 settimane, per complessive 18 passeggiate. Le analisi effettuate prima e dopo le prove dimostrano che il gruppo di camminata all’indietro, ha beneficiato delle condizioni salutari migliori: una sensibile diminuzione del consumo di ossigeno dovuto al miglior lavoro dei polmoni e una diminuzione del 2.5% del grasso corporeo. C’è da sottolineare, infine, un altro aspetto interessante: la camminata all’ indietro facilita chi ha problemi alla schiena e la riabilitazione di persone con problemi alle ginocchia.