Il marsupiale più famoso nella storia dei videogiochi torna in Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, una collection remake dei primi tre capitoli dello storico franchise creato da Naughty Dog e che da piccoli ci ha intrattenuti per ore e ore sulla prima Playstation. La rimasterizzazione di Crash Bandicoot, Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot 3: Warped è stata affidata da Activision al team di Vicarious Visions. Come si comporta il ritorno di Crash su PS4, a distanza di circa 20 anni dal suo esordio su PSX?
La Visione di Vicarious
Il debutto di Crash Bandicoot N.Sane Trilogy è un’operazione che avviene all’insegna della nostalgia. Dal punto di vista meramente strutturale ci troviamo di fronte gli stessi, identici capitoli usciti tra il 1996 e il 1998, con un gameplay di tipologia platform e livelli sequenziali, nei quali bisogna avanzare superando ostacoli di ogni tipo e difficoltà. Ciò che colpisce è il lavoro incredibilmente minuzioso e pregevole dei ragazzi di Vicarious Visions, che hanno ricreato perfettamente in alta definizione, e con una grafica dallo stile decisamente più smart e svecchiato, ogni singolo personaggio, cutscene e location dei primi tre giochi del glorioso franchise.
Ne è emblema il filmato introduttivo del gioco, che con una scena dall’alto contenuto metaforico mostra Crash che riversa sé stesso, casse e collezionabili in un macchinario che trasforma tutte le loro vecchie sembianze in quelle nuove.
Il successo della collection per PS4 è stato sin da subito notevole, forte proprio di quel fattore nostalgia che ha ammaliato i giocatori della scorsa generazione e ha incuriosito i neofiti, che per motivi anagrafici o altro non hanno potuto giocare questa vecchia gloria su Playstation One. Eppure Crash Bandicoot N.Sane Trilogy è un titolo estremamente complicato da valutare, quasi al pari dell’enorme difficoltà di certi livelli della trilogia.
Per i giorni successivi al lancio, infatti, non sono mancate le critiche e il pubblico si è ampiamente diviso tra chi ha amato il remake di Vicarious Visions e chi ha pesantemente polemizzato sull’eccessivo tasso di sfida: a conti fatti Crash Bandicoot N.Sane Trilogy è più difficile delle sue controparti originali, ma per certi versi non lo è affatto.
Crash nel 2017
Dal punto di vista tecnico ci ritroviamo di fronte una tipologia di videogioco che oggi trova spazio a fatica. In un oceano di titoli Tripla A, la cui direzione artistica e tecnica ha preso una direzione più votata alla spettacolarità a discapito del gameplay – a fronte, ovviamente, di poche eccezioni – semplicemente non siamo più abituati a una visione del videogioco single player che pone una serie di sfide apparentemente insormontabili al giocatore.
È raro trovare, oggi, queste tipologie di gaming nel panorama di mercato attuale, in cui il tasso di sfida maggiore per i giocatori è quello di scalare le classifiche dell’Overwatch di turno o portare a termine quanti più colpi possibili in GTA Online – titoli che, conti e dati alla mano, dominano mensilmente le classifiche di vendita. Il tutto salvando (ovviamente, per carità) alcuni single player moderni come il soulslike di turno: l’esempio non è buttato lì a caso, visto che qualcuno ha paragonato la difficoltà di Crash Bandicoot N.Sane Trilogy a quella di un Dark Souls, specialmente nel primo capitolo; la difficoltà va poi diminuendo leggermente nel secondo e drasticamente nel terzo.
Ecco, è questo il punto: tralasciando analisi e teorie legate ai poligoni, alle forme spigolose o rotonde e quant’altro, Crash Bandicoot N.Sane Trilogy è il classico videogioco che mette in conflitto il cuore e la ragione. Perché risulta spesso snervante e frustrante perdere innumerevoli vite per un salto calibrato male o perché i piedi di Crash non hanno fatto presa sulla sporgenza che si vuole raggiungere, facendo cadere inesorabilmente giù il marsupiale: insomma, imprecare per quella maniacale minuziosità nel riproporre ogni singola meccanica di gioco esattamente e perfettamente identica a quella di venti anni va, adirarsi con Vicarious Visions perché ha svolto un lavoro di ricostruzione e fedeltà a dir poco magistrale. Amareggiarsi per i suggerimenti su come scovare oggetti segreti per “platinare” un livello, mentre i giocatori di oltre una decade fa versavano sudore e lacrime per un completamento del genere. Il problema reale è che la formula di gameplay proposta dall’originale Crash Bandicoot è invecchiata maluccio e questo è un compromesso improrogabile nel momento in cui si decide di acquistare il gioco per PS4.
Ma, dall’altro lato, c’è l’atmosfera, la sensazione di piacevole nostalgia che rievoca i pomeriggi passati con nient’altro che un pad grigio e il proprio marsupiale videoludico preferito. C’è la bellezza e la semplicità di una storia, di personaggi e di cattivi che resteranno indimenticabili per il settore, c’è la speranza persino di averne di più – perché, in fondo, cos’è Crash Bandicoot N.Sane Trilogy se non un’operazione nostalgia per sondarne l’impatto sul mercato moderno e valutare la realizzazione di un Crash ex novo?
Conclusioni
Considerato anche il prezzo accessibile (circa 40 euro) l’acquisto di Crash Bandicoot N.Sane Trilogy va sicuramente consigliato, in egual misura ai nostalgici e ai neofiti del franchise che per motivi anagrafici o altro non hanno potuto mai giocare la trilogia su PS1. Di contro c’è da scendere a patti col compromesso di trovarsi di fronte un titolo che – a dispetto delle apparenze per chi non conosce il franchise – ha un approccio incredibilmente ostico e persino drammatico per chi non mastica il tasso di sfida proposto dal genere videoludico di cui Crash Bandicoot è capostipite intramontabile. Vicarious Visions paga lo scotto del più grande pregio della collection: l’essere fede in maniera maniacale ai giochi originali è un punto a favore, ma conferisce ai giochi anche pesanti limiti tecnici.
Pro
- Identici agli originali…
- Grafica ricostruita da zero
- Crash è pur sempre Crash
- Altissimo tasso di sfida
Contro
- … di vent’anni fa
- Il gameplay è invecchiato male
- La difficoltà è snervante a tratti
VOTO FINALE: 7.5/10