Molti considerano il Samsung Galaxy S3 come un device ormai avviatosi sul viale del tramonto, vista anche la cessazione del supporto firmware da parte dell’azienda. Assodato che il I9300 non riceverà mai Android 4.4 KitKat, è conseguenza naturale giungere a questa conclusione. Tuttavia, non tutti i mali vengono per nuocere, soprattutto se ci allacciamo ad alcune indiscrezioni che stanno mettendo in apprensione gli appassionati di modding.
Molto probabilmente, a partire dai prossimi aggiornamenti Android, abilitare i permessi di root, da soli, servirà a ben poco. Stando a quanto scoperto da Chainfire in relazione ad alcune porzioni di codice analizzate, Google starebbe seriamente valutando l’ipotesi di rendere inaccessibile la partizione /system anche agli utenti che godono degli speciali permessi allo scopo di rendere più sicuro il sistema operativo. Si avrebbe così accesso alla partizione in sola lettura, a meno che non si intervenga tramite recovery.
Questo, naturalmente, si ripercuoterà sugli amanti del modding: ogni modifica, purché piccola sia, per essere resa effettiva necessiterà di un pacchetto .zip da flashare tramite recovery modificata (non soltanto per l’installazione, ma anche per ciascuna singola modifica da operare alla partizione). Ottenere i permessi di amministratore non aiuterà nemmeno ad eliminare una semplice applicazione di sistema innestata dal produttore, rendendo di fatto il root praticamente inutile.
Nell’evenienza, sarebbe possibile ovviare alla cosa soltanto installando a bordo un kernel modificato da terzi, ammesso e non concesso sia disponibile. Se tutto questo dovesse trovare concretizzazione (al momento parliamo di codice temporaneo fine a sé stesso, e forse anche non perseguibile nelle future versioni finali di Android), molto meglio per i possessori smanettoni di Samsung Galaxy S3 che il telefono abbia conosciuto in tempo la fine del proprio supporto software, non credi anche tu?