6 anni fa la morte di Dolores O’Riordan, la voce dei Cranberries troppo cara agli dei

Il 15 gennaio 2018 moriva Dolores O'Riordan, voce dei Cranberries

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Ph: Eva Rinaldi/Wikimedia


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Con la morte di Dolores O’Riordan si spense una delle voci generazionali più importanti degli anni ’90. È pur vero che i Cranberries, la band irlandese di cui Dolores era la voce, continuarono a fare musica e a sfornare dischi fino all’ultimo, ma è pacifico che dopo No Need To Argue (1994) la scena indie non fu più la stessa.

La morte di Dolores O’Riordan

Era il 15 gennaio 2018. Dolores O’Riordan, 46 anni, soggiornava nella stanza 2005 del London’s Park Lane Hilton di Londra. Quella mattina, alle 9:16, il suo corpo esanime fu rinvenuto dentro la vasca da bagno. Il volto era rivolto verso il basso. Appena sei ore prima, alle tre del mattino, la cantautrice ha sentito sua madre al telefono.

Nella sua stanza erano presenti bottiglie vuote di cui una di champagne e altre mignon da frigobar insieme a contenitori di farmaci ottenuti sotto prescrizione. Lo scenario fece pensare a una morte indotta, ma il medico legale Shirley Radcliffe escluse il suicidio: gli esami tossicologici riferirono che i farmaci che Dolores O’Riordan aveva assunto erano coerenti con la terapia.

La quantità d’alcol, tuttavia, superava di almeno quattro volte il limite tollerabile dal corpo. Nessuna ferita, nessun tentativo di togliersi la vita. Per il medico legale si trattò di morte accidentale.

L’ultimo album dei Cranberries

Dopo la morte di Dolores O’Riordan la band non ebbe dubbi: non c’era motivo di continuare senza di lei. Per questo decisero di pubblicare l’ultimo album In The End per salutare definitivamente il pubblico.

In The End fu realizzato grazie alle ultime registrazioni di Dolores, un angelo troppo caro agli dei per restare sulla Terra. “Continuiamo a lottare per riuscire ad accettare quello che è successo”, scrissero i superstiti della band, che aggiunsero: “Dolores vivrà eternamente nella sua musica”.

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