Esce Universale, l’album di Aaron dopo l’esperienza ad Amici di Maria De Filippi.
Universale “è il frutto del mio percorso ad Amici, un luogo dove rifugiarsi quando fuori è tutto buio, un luogo dove ci si può fermare a prendersi cura di se stessi, un luogo dove poter ballare ed amare, un luogo dove poter trovare una nostra atmosfera in mezzo a mille persone”, racconta il giovane artista che nel suo primo progetto discografico ha inserito 6 brani. Tra questi figura il nuovo singolo, Visione Led, rilasciato a maggio, e una versione live: Per Due Come Noi.
Intervista con Aaron
L’album Universale ruba il titolo ad un brano che abbiamo già ascoltato ad Amici, possiamo considerare quel singolo come il tuo cavallo di battaglia?
Universale, ti dico la verità, non ce la faccio più a sentirlo. Lo scrissi prima di Amici, come tutti i pezzi dell’ep, in uno mi ha dato una mano Giulio Nenna. Sì, Universale può essere considerato il mio cavallo di battaglia perché è stato il primo singolo che ho presentato ad Amici, poi ero proprio un animale quando sono entrato. Adesso devo “rianimalizzarmi”.
Nel frattempo è uscito il nuovo singolo, Visione Led…
Sì, lo scrissi addirittura prima di Universale. Parla di questo rapporto nel futuro dove c’è questo ragazzo cupo che dentro ha l’oscurità e fuori fa vedere che è gioioso. Incontra questa ragazza che dentro ha la vitalità per lui. I due personaggi si completano a vicenda.
Ti rappresenta?
Un po’ mi rappresenta ma io faccio sempre brani che mi rappresentano un po’ e un po’ no. Non lo so. Mi Prenderò Cura Di Te invece mi rappresenta al 100%. Qui dico un po’ no perché cerco sempre di essere e voler essere nei testi e Visione Led lo scrissi quando la mia ragazza era in Inghilterra e l’unico modo per sentirci era via telefono. Nasce da qui l’idea della “visione led”.
Hai detto che questi brani sono nati ancora prima dell’esperienza ad Amici, ne hai scritti altri, pronti – magari – per un disco?
Ho tante canzoni scritte nel periodo di Universale, dopo ho fatto fatica perché là dentro era difficile scrivere. Mi stavo concentrando tanto su me stesso, sulle mie paure e le mie insicurezze. Ho tanto pezzi ma prodotti non troppo, bisogna ancora lavorarci. Poi vorrei fare un progetto più strutturato. Questo è un po’, frettoloso”, diciamo così, riassume il percorso ad Amici.
Ad Amici hai cantanti anche tante cover, qual è quella che hai sentito più tua?
Per Due Come Noi è stata la prima canzone, e sta anche nell’Ep. Quella che ho sentito più mia è La Cura. Ci sono rimasto un po’ male perché i commenti non erano positivi ma ero entrato completamente nella canzone, avevo immagini definite. Negli ultimi 10 secondi avevo un’immagine forte. La mia ragazza stava fuori e a noi ci facevano sentire 10 minuti a settimane i nostri cari. Sentivo lei in difficoltà e La Cura mi ha segnato perché è un’immagine che mi ha segnato.
Prima hai parlato di insicurezze e di paure affrontate ad Amici. Cosa ti ha lasciato questo percorso? Cosa è cambiato tra l’Aaron che è entrato ad Amici e quello che è uscito da Amici?
Edoardo e Aaron erano due persone prima di entrare ad Amici. Aaron ed Edoardo adesso non esistono più separatamente, esistono insieme: Edaaron (ride, ndr). Aaron era la mia parte di cantante, Edoardo era la mia parte insicura. Adesso tutte e due sono insicure (ride, ndr) no, scherzo. Amici mi ha insegnato che quello che pensavo non era in quel modo, pensavo che uscire da Amici fosse “wow, bomba” ed in effetti lo è però è difficile fare passi nel mondo del lavoro. Io fino a poco fa ero a scuola, non ho fatto neanche il quinto superiore e sono entrato subito – in una fase molto avanzata – nel mondo del lavoro. Ora mi sento in una fase tosta, una sorta di fase ibrida da serie A ma non serie A. Vorrei fare un progetto da serie A.
Questa la tracklist di “Universale”:
1) Visione Led
2) Universale
3) Mi prenderò cura di te
4) Baciami e ballami
5) Bianco luna
6) Per due che come noi (live)