Nuovo simulatore assegno unico online dal 3 aprile, come funziona

Uno strumento utile per conoscere l'importo di questo 2023

simulatore assegno unico

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C’è un nuovo simulatore Assegno Unico online da oggi 3 aprile per chi desidera calcolare l’importo di cui si ha diritto per i proprio figli. L’INPS, con nota odierna, ha messo in risalto la disponibilità di un nuovo strumento funzionante attraverso un applicativo web, per conoscere l’importo mensile che si potrebbe ottenere proprio nel corso del 2023, stando alle ultime modifiche volute dal governo italiano.

Il simulatore Assegno Unico nuovo di zecca è stato pensato per applicare le disposizioni della legge di Bilancio numero 197 del 29 dicembre 2022. In sostanza, l’ultima normativa prevede l’incremento degli importi spettanti ai minori entro il primo anno di vita e più in generale, ai nuclei familiari numerosi e con disabili (anche maggiorenni). Utilizzando ora la procedura online di calcolo, si avrà la certezza di ottenere un’informazione chiara e puntuale sull’importo spettante dopo la richiesta di contributo.

Quali sono i passaggi fondamentali per utilizzare il nuovo strumento? Il simulatore Assegno Unico può essere raggiunto su questa pagina dedicata del sito INPS. Vale la pena sottolineare subito che non serve alcuna autenticazione con SPID o altro metodo per beneficiare del servizio: solo al via della procedura sarà richiesto un di digitare un codice di verifica per dimostrare di non essere un robot. Successivamente, si dovrà rispondere ad una serie di domande relative alla composizione del proprio nucleo famigliare, entrando nel dettaglio dell’età dei figli e, eventualmente, delle loro peculiarità. Il responso finale sull’importo spettante al richiedente potrà essere ottenuto nel giro di soli pochi minuti.

A tutti coloro che già nelle prossime ore utilizzeranno il simulatore assegno unico online, va ricordato che la procedura descritta non sostituisce in alcun caso la richiesta vera e propria del contributo. La specifica domanda dovrà essere inoltrata all’INPS in autonomia o anche attraverso l’ausilio di professionisti e patronati.

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