Arriva in TV Per Un Pugno Di Dollari di Sergio Leone

Sabato in prima serata c’è Per Un Pugno Di Dollari in tv, il film cult che ha dato via al genere Spaghetti Western e ha santificato Sergio Leone, Clint Eastwood ed Ennio Morricone sull’altare del grande cinema


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Arriva in TV Per Un Pugno Di Dollari di Sergio Leone. Il film del 1964 è stata sin da subito una scommessa e una rivelazione inaspettata.

E’ il film che ha dato inizio alla grande storia d’amore internazionale tra gli spettatori di tutto il mondo e il genere chiamato “Spaghetti Western”. Lo Spaghetti Western è senz’altro il Western all’italiana, ma anche molto di più. Furono prodotti infatti più di 400 film dalla metà degli anni ’60 e la fine degli anni ’70.

Il Western era praticamente un genere morto quando Leone girò Per Un Pugno Di Dollari. Caratteristiche del genere sono l’irrilevanza o quasi delle storie d’amore, rumori di pistola sempre più forti e le incredibili scene di violenza (per l’epoca) sul grande schermo. Il genere è diviso sostanzialmente in  tre filoni: quello dell’azione pura, collegata direttamente a Sergio Leone, il Western Storico-Politico di Sollima (Corri Uomo Corri – 1968)  e poi il western comico, i cui due più famosi interpreti sono quelli della coppia Bud Spencer e Terence Hill.

A dare il via a tutto è sicuramente Sergio Leone, in una delle sue prime prove alla regia con Per Un Pugno Di Dollari. In una intervista, lo stesso Leone ha detto che il film, girato in sole sei settimane per ridurre i costi, è un lungometraggio guida, che gli ha dato la possibilità di raccontare il cinema in un certo modo e sotto un certo profilo.

“Lo amo visceralmente – ha dichiarato Sergio Leone –  Non ho amato invece quei costumi, per un film come questo all’epoca si parlava di una pellicola low badget,  ci sono voluti tre paesi diversi per trovarli: Italia, Germania e Spagna. Si tratta in pratica di un film fatto in super economia dove non abbiamo avuto il tempo di poter curarli davvero, di andare in America e trovare di meglio. Poi alla fine dopo il successo del film, i costumi logori che avevamo trovato e utilizzato nei film successivi per pochi spiccioli, quelli dei vecchi film di Ford, sono diventati i più ricercati e cari di Hollywood e lo scenario, la Spagna, è diventata la meta preferita dagli americani che hanno deciso per un lungo periodo di lasciare l’Arizona, Colorado e Texas per girare i loro film”.

“Per quanto riguarda l’incontro con Clint Eastwood, l’avevo visto in una vecchia trasmissione, poi in Rawhide. – continua Loene – Mi colpì la sua apatia, non parlava, era lento, sonnacchioso. Si svegliava solo quando doveva parlare. Decisi allora di costruire questo personaggio taciturno, con il sigaro in bocca, un Toscano che era il più simile ad un Virginia. Lui ne soffriva terribilmente perché non fumava affatto. Allora dopo il film mi disse: Caro Sergio, per te qualsiasi nuovo film senza nemmeno leggere il copione, ma ti prego niente sigari in bocca”.

Lo stesso Leone non era convinto di Clint e aveva cercato in un primo momento Peter Fonda che rifiutò. Eppure proprio quell’incontro con Eastwood portò al successo straordinario di critica e soprattutto di pubblico e diede via alla trilogia che tutti ricordiamo: Per Un Pugno Di Dollari (1964), Per Qualche Dollaro In Più (1965), Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo (1968).

Nel film la figura femminile è assente o quasi, in ogni caso non ha il valore romantico che aveva nei film di Ford. Lo stesso Leone fu criticato inizialmente per questa scelta. Marianne Koch, che interpreta Marisol, è sostanzialmente funzionale solo al racconto del protagonista. Mentre al centro della scena c’è sicuramente il duello, fatto di sguardi, prima che dai proiettili. La sparatoria vera, dura invece molto poco, ma gli spari si fanno sentire. E’ quella infatti altra peculiarità dello spaghetti western, i suoni dei proiettili si sentono forte e chiaro in sala.

L’ambientazione del film che vedremo Sabato in prima serata è il Messico, non l’America e la pellicola è in realtà girata in Europa. Per Un Dollaro In Più è stato a lunga ritenuto un film violento per l’epoca. Il villain del film è interpretato infatti dal mitico Gian Maria Volontè, perfettamente a suo agio nella parte di Ramòn. Sarà lui a recitare la celebre frase “Quando l’uomo con il fucile incontra l’uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto”.

Il lungometraggio deriva in realtà da un altro film, La Sfida Del Samurai (1961) di Akira Kurosawa. Ma le riprese sono iniziate e finite prima che i diritti fossero stati pagati all’artista. Questo ha dato via ad una piccola querelle internazionale che si è in ogni caso risolta positivamente e ha finito per arricchire tutte le parti in causa.

Altri elementi chiave di questo capolavoro del cinema che possiamo goderci direttamente sul divano è il movimento di macchina, il grandangolo utilizzato sapientemente da Sergio Leone e soprattutto le musiche. Per l’opera, Sergio Leone non è andato infatti molto lontano, ha scelto di chiedere aiuto ad un suo compagno di classe del tempo della scuola, un certo Ennio Morricone, premio Oscar e maestro indiscusso da quel momento in poi per tutto il cinema mondiale.

Insomma nel film il nostro antieroe, Joe, giunto a San Miguel, dovrà vedersela tra due potenti famiglie del posto i Rojo e i Baxter, che commerciano rispettivamente in alcol e in armi. Proverà a fare il doppio gioco per mettere le famiglie l’una contro l’altra con esiti sanguinosi.

Per vedere Sabato 25 febbraio in prima serata Per Un Pugno Di Dollari di Sergio Leone non dobbiamo far altro che sintonizzarci su NOVE alle ore 21.25.