La censura dei libri di Roald Dahl, secondo Madame: “Privazione della libertà creativa”

"Per non mancare di rispetto a nessuno si manca di rispetto agli artisti", ecco le parole di Madame sulla censura dei libri di Roald Dahl

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La censura dei libri di Roald Dahl sta facendo discutere e ha scatenato accese polemiche. La notizia è arrivata nel weekend, quando la stampa internazionale ha riportato che l’editore britannico Puffin, in accordo con la Roald Dahl Story Company gestita dagli eredi, ha deciso di lanciare una nuova edizione della collana dello scrittore de La Fabbrica Di Cioccolato supervisionata dalla società Inclusive Minds, che vanterebbe un team di sensitivity readers con lo scopo di “ripulire” i romanzi di Roald Dahl da stereotipi e scene che potrebbero turbare il pubblico sensibile e i bambini.

Le polemiche sono esplose nelle ultime ore e numerosi personaggi famosi si sono espressi contrari alla scelta dell’editore, lamentando una cancel culture ormai fuori controllo. Tra questi, in Italia, c’è Madame che nelle storie Instagram dice la sua sulla vicenda.

Francesca Calearo – questo il nome di battesimo della cantante vicentina – ha condiviso un articolo della testata Il Post e ha commentato: “Lotterò sempre contro la censura in prima linea. Lasciate l’arte e la creatività in pace. L’arte è incensurabile”.

Poi la cantante entra nello specifico:

“Io sono e sarò sempre pro inclusività e al massimo rispetto nei confronti di ogni essere umano e vivente, tuttavia l’adattamento inclusivo di opere artistiche degli anni o dei secoli passati la trovo una forma di censura assoluta. Per non mancare di rispetto a nessuno si manca di rispetto agli artisti, ma è una privazione della libertà creativa. Creatività e pensiero sono due cose differenti. La creatività parte dall’emotività, dall’esperienza personale, dall’intuizione, dal fuoco interno. Il pensiero invece è razionale, è politico e sociale. L’arte è l’unica forma di libertà reale e umana che conosco e riconosco. L’ho scelta per questo motivo come percorso di vita”.

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