“Mi approccio a questo Sanremo in maniera più serena”, spiega Tananai al Festival. Per lui è la seconda volta in gara dopo il debutto, nel 2022, con Sesso Occasionale ma Tango è un brano completamente diverso che mostra un lato diverso dell’artista. Trova posto nel testo di Tango il suo lato più romantico, attraverso le parole di un amore a distanza.
“Tango parla di un amore a distanza, ci ho messo dentro del mio vissuto ma non parlo propriamente di me. Sono molto fiero di questa canzone ma soprattutto molto fiero del video che uscirà”, racconta Tananai. Per la prima volta nella sua carriera, canta una storia non vissuta in prima persona che prende vita dai racconti degli altri e ne analizza le sfaccettature attraverso l’imprevedibilità che la distanza comporta.
Tango è un brano scritto da Tananai in collaborazione con Paolo Antonacci, Alessandro Raina e Davide Simonetta, che si è occupato anche della produzione del brano insieme al cantante. Si caratterizza nella parte musicale da una grande componente orchestrale, con riferimenti al sound della musica pop inglese contemporanea.
“La lontananza presuppone che ci si debba godere la bellezza, la semplicità e il romanticismo delle piccole cose che si vivono quando si sta insieme fisicamente, così di conseguenza diventa “bello, bello, bello” anche stare in ginocchio davanti a un sexy shop e dichiararsi. È un brano che mi emoziona profondamente ogni volta che lo ascolto e attinge anche al mio bisogno di soffermarmi sulle sensazioni che provo sia quando canto sia nella vita di tutti i giorni, dopo quest’anno così veloce e frenetico“, le parole dell’artista.
Testo di Tango di Tananai
Non c’è un amore senza una ragazza che pianga
Non c’è più telepatia
È un’ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la police
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Come si salva un amore se è così distante
È finita la poesia
È un anno che mi hai perso
È quel che sono, non volevo esserlo
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Qui non è mai lunedì
Amore, tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì