Come funzionerà l’Assegno Unico 2023 e cosa non bisognerà fare

Chiarimenti doverosi sul prezioso contributo alle famiglie

assegno unico 2023

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Come bisogna comportarsi per ricevere l’Assegno Unico 2023? La misura di contributo per le famiglie, proporzionata al numero di figli a carico, ha avuto il suo via nel corso del 2022. Normale che si chieda se sia necessaria un’ulteriore procedura di rinnovo per il 2023. Cerchiamo dunque di fare chiarezza sull’argomento, anche grazie alle indicazioni fornite proprio dall’INPS nelle ultime or, attraverso i suoi canali ufficiali.

Nessun problema all’orizzonte, questo vale la pena dirlo immediatamente. Dal prossimo 1° marzo 2023, chiunque abbia già beneficiato del contributo nel corso del periodo che va da gennaio 2022 a febbraio 2023 per i figli a carico, con domanda dunque accolta e in corso di validità, non avrà la necessità di fare una nuova domanda. In pratica, varrà la richiesta già presentata e proprio l’Assegno Unico 2023 verrà confermato in automatico, senza che il beneficiario faccia nulla.

Ci sono però degli specifici casi da considerare. Dovrà invece presentare una nuova istanza chiunque abbia inoltrato la propria domanda di Assegno Unico negli scorsi mesi e questa risulti accolta, senza tuttavia aver usufruito del contributo, neanche di una mensilità. Naturalmente, tutti coloro i quali non hanno neanche mai presentato la loro richiesta potranno procedere all’operazione in qualsiasi momento e dunque beneficiare della preziosa somma mensile per i mesi del prossimo anno.

Nel corso del 2022, di certo, l’Assegno Unico si è palesato come un valido aiuto per le famiglie italiane. Nel periodo che va da marzo ad ottobre del 2022, ben 10,3 miliardi di euro sono stati erogati alle famiglie. Più nello specifico, 9,8 miliardi sono andati a nuclei che non sono percettori del Reddito di Cittadinanza. Per finire, la platea di richiedenti è di 5,6 milioni e il numero di beneficiari è stato di 8,9 milioni di figli. Con le nuove domande del 2023, questi dati saranno di certo incrementati a beneficio dei cittadini italiani.

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