X Factor 2022, quinto live: le pagelle di Lucia e Michele Monina

I peggiori Stocazzetto e Michielin, Linda e Disco Club Paradiso


INTERAZIONI: 119

PAGELLE DI MICHELE

FRANCESCA MICHIELIN 2

Non vorrei che qualcuno pensasse che mi sta antipatica Francesca Michielin. È vero, credo di non aver mai scritto una singola parola nei suoi confronti che non pascolasse dalle parti dell’orrido o del perplesso, ma non è certo una questione di antipatia, quella, quanto piuttosto di merito. Nell’unica occasione in cui mi è capitato di scambiarci quattro chiacchiere, anni fa, quando la sua manager Marta Donà, manager anche di Cattelan e di Mengoni, per qualche tempo anche dei Maneskin, me la volle presentare mentre ero negli studi di Eros Ramazzotti per intervistare non ricordo chi, mi ha fatto anche tenerezza, lì in pigiama, perché, mi ha detto, lei per cantare preferiva stare in pigiama per sentirsi più a suo agio, roba che uno pensa a Lady Gaga o Rihanna, poi pensa a lei in pigiama che canta e capisce tante cose, e dopo non c’è mai stato motivo per farmela stare antipatica. Mi fa cagare, ma non la trovo antipatica. E mi fa cagare perché proprio la trovo incapace in praticamente tutto quello che fa, e mi tocca dirlo. Certo, vederla dal vivo, perché queste pagelle le stiamo scrivendo mentre seguiamo X Factor da Assago, dal vivo, la faccenda potrebbe cambiare, mi sono detto mentre venivo qui, imbottigliato nel traffico, e invece niente, è sempre incapace uguale.

STOCAZZETTO 3

Ci era capitato di incontrarci in altre occasioni, tipo a un paio di presentazioni di X Factor, oltre che a quella di Zeta, di Cosimo Alemà. Ma non mi ero mai reso conto di quanto in effetti il nostro fosse basso. Non che Rkomi sia più alto, intendiamoci, ma qui siamo su livelli pro. E dire che il nomignolo con cui lo chiamo da sempre nulla ha a che vedere con l’altezza, ma con la statura professionale. Statura professionale che anche quando si atteggia a boss, schernito dai suoi colleghi, lì a provare a far vedere come la sa lunga, si staglia in tutta la sua bassezza. Oh, ma dire che uno è basso, sia fisicamente che professionalmente, è body shaming? In caso cancello.

PS
Errata corrige è latino, non inglese, cazzo.

DARGEN D’AMICO 5

Il gioco è bello quando dura poco, ci dicevano da piccoli, per altro aprendoci a domande senza risposte, perché se un gioco è bello uno vorrebbe non finisse mai, a meno che non si voglia vivere una vita di delusioni cocenti e di privazioni, lì contriti dentro il nostro cilicio. Sicuramente un gioco brutto dovrebbe durare poco di suo, su questo credo che siamo tutti d’accordo. Dargen D’Amico è entrato a X Factor papa, si fa per dire, e ne uscirà chierichetto, il suo modo di fare ironia che puntata dopo puntata è divenuto vieto cliché, la sua noia nello stare davanti allo schermo compagna della nostra noia nello stare di fronte allo schermo, oggi seduti su scomode poltroncine dell’ex Teatro della Luna, ora RePower.

RKOMI 3

Lasciamo da parte tutta la faccenda della street credibility, a fare il buffone con quell’altro, ne abbiamo già parlato anche troppo, e Calvairate, in fondo, non è esattamente il Bronx. Lasciamo anche da parte il fatto che lui non sappia prendere una nota neanche per caso, come magari ci è capitato una volta al Luna Park quando provavamo di vincere un peluche prendendo al volo uno di quei cigni di plastica che girano in tondo dentro quelle vasche circolari. Resta che Rkomi è uno che parla come un Bacio Perugina, che è stato friendzonato da una che, diciamolo, si sta stagliando come la Dominatrix di questa edizione di X Factor, e che ogni volta che prova a dire qualcosa che riguardi la musica ce lo ricordiamo a torso nudo con la voce di Pupo che devasta Vasco a Sanremo, non esattamente una scelta vincente, la sua, di sedere lì tra i giudici.

AMBRA 5

Lei ci ha provato a portare un po’ di glamourness in quel tavolo così incartato, ma si è beccata la squadra peggiore, anche per suo demerito, e si è anche beccata la stagione finale, quella messa su con quello che c’era in casa, come un piatto di cucina che vuole essere alta cucina ma è fatto con gli avanzi del frigo, con una ricetta di Benedetta Parodi. E siccome Ambra sa fare televisione, la fa da una vita, si è accorta della Caporetto e ha reagito a tratti con nervosismo, a tratti con rassegnazione, non dando un gran bello spettacolo. Peccato.

LAZZA  5

La combo pianoforte e autotune è una sorta di madeleine. Mi riporta indietro nel tempo, a quando da ragazzi mettevamo il sale nel caffè per far vomitare gli amici, così, per scherzare. Panico, per quanto non sia una canzone rivolta a me, ovviamente, è una canzoncina pop che avrebbe anche un suo perché, parlo di un perché in un mondo in decadenza, pronto per l’apocalisse, certo, ma sempre di un perché si tratta. Almeno finalmente ha detto quello che ci sembrava evidente, non è diplomato al conservatorio. 

DISCO CLUB PARADISO 2

Se dentro la televisione i Disco Club Paradiso sembrano eccessivi, trash, ridicoli, dal vivo sono proprio eccessivi, trash, ridicoli. Non esattamente in quest’ordine, sembrano più trash che eccessivi, e quando sembrano eccessivi lo sembrano perché sono trash e quindi sono ridicoli, involontariamente. Unico punto positivo le facce da cazzo che fanno quando ricevono critiche, come se non si rendessero conto di quello che hanno appena fatto. Inspiegabili. Preferirei una colonscopia senza anestetico che ascoltarli un’altra volta, fortunatamente non capiterà.

JOELLE 4

La nostra Casper, artista eterea, dove la parola artista è usata perché chiamarla cosa sembrava brutto, è destinata a scomparire dai nostri radar. Era scritto nelle stesse, bastava solo saperlo leggere. E magari ammorbarci anche meno.

OMINI 6.5

Gli Omini fanno decisamente meglio quando fanno cover di quando cantano la canzone, bruttina, che Appino ha scritto per loro. E fanno bene perché quello sanno fare bene, rockeggiare, a livello di cazzimma, anche quando fanno una ballad cazzuta come quella dei Verve, non impeccabili, certo ma comunque sul pezzo e coerenti con la loro giovanissima storia.

BEATRICE QUINTA 8.5

A sentirla cantare con l’orchestra dietro, esperienza che, tanto più vista dal vivo, è davvero notevole, dimostra come in fondo la nostra lettura di Beatrice Quinta, quella con più X Factor tra i presenti. Attenzione, non più talento, ma più X Factor, quella che fa sangue per il suo essere truzza, sessuale più che sensuale, quella che buca la scena anche se non la andremmo a ascoltare dal vivo e neanche su disco neanche se ci puntassero un vibratore alla tempia, è corretta. Lei sa stare sul palco, col corpo più che con la voce, ma anche con la voce. Fuori dalla televisione non esiste, ma dentro è ok.

SANTI FRANCESI 6.5

Bravi. Tengono la scena e la loro raffinata capacità di essere classici e moderni insieme, con dietro l’orchestra, viene particolarmente messa in risalto. Certo, l’originale di Gotye era tutt’altra cosa, ma a loro sembra fregare sempre poco, sono qui per fare pubblicità a loro stessi, giustamente. Se facciamo finta non fosse la canzone in questione non possiamo che dire che era bella. Hanno un futuro fuori di lì, e già mi sembra tanto, e hanno anche un passato fuori di lì. Resta da capire a cosa sia servito entrare lì, dal momento che a parte l’hype su Twitter, che è oggi come dire l’Hype in cantina, nessun impatto ha sul mondo reale, ma del resto in tempo di guerra ogni buca è trincea, a loro evidentemente la trincea X Factor ha fatto gola.

LINDA 2

Non so se dire che al quinto live Linda ha rotto il cazzo sia imputabile come accusa omofoba, visto che X Factor ci tiene molto a venderci Linda come la lesbica (forse no binary, non ho capito, parlando di sé usa il maschile) che si sta per trasformare da anatroccolo in cigno. Io vedo solo una cantante monocorde,  tanto monocorde che quando ci sono stati problemi tecnici pensavo fosse solo lei che stonava, come del resto farà la volta successiva, quella buona, e tolta la vicenda personale, che però col canto non dovrebbe essere esibita, perché sembrerebbe quel che è, uno scudo, non ci trovo davvero niente di interessante. E siccome non sono appunto omofobo e neanche ipocrita lo dico, Linda ha rotto il cazzo. Toh, al limite posso stemperare con un “ha rotto il cazz*”. Notazione a piè di pagina, ma non aveva detto che voleva correre?

TROPEA N.C.

I Tropea sono i Ringhio Gattuso di questa edizione di X Factor. Andati in nomination praticamente sempre, hanno tirato fuori la grinta, e quando non è bastata la grinta il culo, e ce l’hanno fatta. Nonostante Ambra li abbia sempre sottovalutati, credo a ragione, e nonostante a loro sembrasse sempre non fregare un cazzo di essere lì. Non hanno i piedi buoni, senso tattico, bella presenza, metaforizzo, ma non mollano. La prossima settimana a casa, però.

PAGELLE DI LUCIA

FRANCESCA MICHIELIN 3

Oggi avevo proprio voglia di vedere xfactor dal vivo, ma vorrei mettervi davanti a quest’immagine, avevo tantissima voglia di panettone ma Francesca Michielin è l’uvetta, fastidiosa e un po’ viscidina, che ti devi sempre ritrovare a togliere una ad una. Per me Frascesca Michielin questa serata è stata l’uvetta fastidiosa che avrei tolto volentieri.

FEDEZ 3

La scorsa volta scrivevo del fatto che Fedez non veniva mai ripreso senza che fosse ripresa Chiara Ferragni e la cosa ancora più incredibile, è che oggi, essendo dal vivo a vedere X Factor, nei dietro le quinte, ci hanno annunciato l’arrivo in sala di Chiara Ferragni prima per importanza anche dell’arrivo dei giudici, e concluderei qui.

Ma non posso chiudere qui, perché Fedez riesce a darmi altro da scrivete mettendosi ulteriormente in ridicolo, durante le pause pubblicitarie, fingendo di picchiarsi con il suo amico giudice Rkomi, come avessero 10 anni, ma neanche, mio fratello piccolo Francesco farebbe meglio.

(L’unico senso di Fedez a Xfactor sono gli omini)

DARGEN D’AMICO 6

Dargen è un mistero della fede, musicalmente lo trovo bravo, interessante e anche originale, come giudice mi sta simpatico, è pungente, dice il fatto suo, prende spesso le distanze, ma perché punta così tanto sui Disco Club Paradiso, cosa gli è preso quando li ha scelti, cosa ha visto in loro, cosa vede tutt’ora in loro, che botta in testa aveva preso alle audizioni? La parte più divertente è stata vedere le cinquantenni, e Ambra, indignate per la sua battuta sul sangue.

RKOMI 6-

Io esco con maglioni, calze lunghe, sciarpa, cappello, guanti, cappotto, eppure sono comunque malata e raffreddata, Rkomi svelami il tuo segreto, come fai ad essere nudo in ogni puntata e non ammalare mai? Qualche rimedio della nonna da offrirci? Togliendo l’antipatia del suo personaggio e le sue scarse doti nel parlare e formulare un discorso di senso compiuto, si può dire tutto, ma non che stia sbagliando con i santi francesi, lui ha loro nel gruppo, che sono decisamente i più forti, e li sa valorizzare al massimo, e anche sta sera lo abbiamo notato, quindi almeno in qualcosa Rkomi è stato bravo.

AMBRA 6

Ambra dal vivo mi ha lasciata senza parole, perché voglio capire dove firmare per arrivare alla sua età e essere come lei, visto che dimostra meno dei miei anni. Togliendo questo, oggi l’ho trovata più acida, ma in senso buono, più pronta a dire la sua, come avrebbe dovuto fare le volte scorse, ma Ambra è Ambra e l’accettiamo così com’è.

DISCO CLUB PARADISO 3

Mi chiedevo il motivo della gente in piedi, a ballare, a cantare a squarciagola, durante le loro performance, oggi finalmente ho capito, prima che inizi la puntata ci vengono dati degli ordini precisi, e delle specifiche regole da seguire, tra queste c’è l’obbligo di alzarsi e battere le mani, ballare, durante le canzoni ritmate e alzare i telefoni con la torcia per le canzoni d’amore lente, ed effettivamente era l’unica spiegazione plausibile e sensata, chi è che si alzerebbe spontaneamente per questa cagata?

JOELLE 4

Joelle, lo ripeterò all’infinito, mi spiace darle voti negativi, perché mi sembra così dolce e simpatica, ma purtroppo i miei voti non si possono basare solo sul carattere, posso dire che l’eliminazione era meritata, perché cantare non fa per lei, stare sul palco men che meno. Nonostante ciò, l’ho trovata davvero umile e genuina, anche all’eliminazione, a differenza di Lucrezia la scorsa puntata.

OMINI 8

Davvero bravi, niente da dire, la scelta del brano, accompagnata in questa maniera dall’orchestra è allucinante. Una scelta davvero vincente che a Fedez è riuscita davvero bene. Questo è proprio quello che fa per loro, e non concordo minimamente con Dargen, io non mi aspettavo qualcosa di diverso, l’ho trovata perfetta così.

BEATRICE QUINTA 6.5

Già solo l’entrata della prima esibizione a me ha attirato, è brava, simpatica, ha carisma, è attraente, io la guarderei cantate volentieri, perché lo sa fare, in una maniera che travolge il pubblico, e questo dovrebbe fare un’artista, brava.

L’abito della seconda esibizione spaziale, la canzone l’ha valorizzata meno della prima e di quella delle scorse puntate, ha cantato bene, ma a dirla tutta penso sia stata tra le sue esibizioni peggiori, ma ciò non toglie che è tra i migliori lì dentro.

SANTI FRANCESI 8

Per me hanno vinto loro, indipendente da come andranno i televoti.

Oggi guardandoli mi sono proprio emozionata e impressionata, specialmente dalla loro bravura a tenere il palco e a non suonare mai. Al loro livello non c’è nessuno lì dentro, e si nota, ma nonostante questo mi chiedo cosa ci facciano a X Factor, loro sono già fatti e finiti, sono già formati, non hanno bisogno di una vetrina come X Factor, che punta a un target e a un tipo di artista ben diverso da loro. Quello che mi chiedo è, la partecipazione a questo programma per loro e davvero un bene?

LINDA 4

Apre oggi l’esibizione steccando tutte le note, Linda, io non so più come ripeterlo, ma fa venire il latte alle ginocchia, tra l’altro decisamente sottotono rispetto alle scorse puntate, ed è dura, visto che già di per se non sia il massimo.

Ma poteva andare peggio, come la seconda esibizione della serata, che è stata decisamente peggio, ancora più stonata della prima e decisamente monotona, conoscendo poi l’originale sembrava quasi un insulto, tanto che persino i microfoni non se la sono sentita di collaborare e hanno fatto interrompere la performance nel bel mezzo della canzone.

TROPEA 5

I bambini dell’asilo che fanno casino mi hanno stancato, li ho sempre abbastanza difesi, cioè a me non piacciono, ma non penso siano i peggiori, e non mi capacito del perché siano sempre loro ad andare ad andare al ballottaggio, ma oggi sinceramente, quando alla prima eliminazione, dopo la giostra, non li hanno eliminati al primo colpo, sono rimasta un po’ scioccata, ormai lo davo per scontato, ma vederli nei dietro le quinte scherzare sui continui ballottaggi ammetto che mi ha fatto simpatia, almeno sono autoironici.

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