Il Mondiale dei maxi recuperi. Il Qatar cambia le regole e la storia del calcio. Il tempo effettivo prevede anche la pausa pubblicitaria?

Il Calcio viaggia verso il tempo effettivo. Il cronometro scorre solo quando il pallone è in gioco come nel basket

qatar cambia il calcio

Qatar la novità del tempo effettivo


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E’ il Mondiale della prima volta quello del Qatar. La prima volta che il Mondiale di calcio si gioca in autunno. La prima volta, in Qatar, che gli otto stadi del Mondiale sono concentrati in pochi chilometri. La prima volta che i principali campionati di tutto il mondo s’interrompono per far giocare le nazionali in Qatar. La prima volta in un paese arabo ed islamico come il Qatar ricco di denaro.

Ma la novità di campo più rilevante dei Mondiali in Qatar è l’introduzione del maxi recupero. Il supplemento delle partite sta facendo registrare, in Qatar, minutaggi da record. Addirittura 29 i minuti di recupero complessivi accordati dal direttore di gara del match tra Inghilterra ed Iran durante il quale si era perso molto tempo per soccorrere un atleta gravemente infortunato.

I maxi recupero hanno sorpreso i calciatori ed i tifosi. Ma quello che sta avvenendo in Qatar non è frutto del caso. Si tratta di una precisa strategia indicata dal responsabile Collina a tutti gli arbitri: stroncare le partite di tempo che stavano riducendo eccessivamente la durata del gioco. L’introduzione del VAR, usato massicciamente anche durante le gare in Qatar, ha abbassato da sessanta a cinquanta minuti il tempo effettivo di gioco durante una partita di calcio. In sostanza un intero tempo viene consumato senza che il pallone sia in gioco per sostituzioni, infortuni veri o presunti, esultanza post goal, consultazione del VAR. Un grave danno per la regolarità del gioco ed una beffa per gli spettatori che pagano per uno spettacolo a metà.

In Qatar, Collina e gli arbitri hanno deciso di imprimere una svolta e di dare un taglio ai tagli di gioco (leggi di più). In pratica stiamo assistendo ad una modifica delle regole del calcio andando verso la sostanziale introduzione del tempo di gioco effettivo. Una rivoluzione che dopo i Mondiali del Qatar potrebbe anche esser introdotta nei campionati nazionali prima di esser poi ratificata dall’International Board.

Il calcio diventerebbe più simile nel cronometraggio al basket dove il cronometro si ferma quando il pallone non è in gioco. La durata delle gare sarebbe probabilmente ridotta a due tempi di trenta minuti ciascuno. Sarebbe il rimedio drastico contro le perdite di tempo ed una garanzia di regolarità della competizione. La novità del Qatar come tutte le novità suscita qualche perplessità, il mito dei novanta minuti appartiene all’immaginario collettivo, ma il futuro sembra esser già cominciato. Peraltro il tempo effettivo stuzzicato molto la golosità dei network televisivi che potrebbero introdurre delle pause pubblicitarie sul modello del football americano.

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