Serena Baratti e Gregucci si raccontano a We Have a Dream

Ho ospitato questi due artisti decisamente interessanti ed abbiamo visto i loro videoclip


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We Have a Dream, in diretta tutti i martedì sera sulle mie pagine YouTube, Facebook, Twitch, Twitter, in homepage su OM-OptiMagazine e Red Ronnie Tv, offre uno spazio anche ad artisti e gruppi della nuova era selezionati tramite Telegram. Basta mettere link di un video (no cover) tra i commenti di questo post per avere la possibilità di trovarsi in diretta a raccontare la tua storia e a vedere insieme uno o più video che hai realizzato.

C’è una enormità di musica valida che non ha spazio in radio e tantomeno in televisione.

Ecco due artisti decisamente interessanti: SERENA BARATTI di Brescia, tra musicoterapia, psicofonia, capoeira e metamedicina. GREGUCCI che con “La corte dei tabù”, fa una rivisitazione in chiave contemporanea delle Avventure di Pinocchio di C.Collodi.

SERENA BARATTI

Da sempre affascinata dall’espressione creativa, finora Serena ha potuto sperimentare la musica attraverso la voce, la musicoterapia, la psicofonia e il ballo (per circa 3 anni ha tenuto spettacoli di capoeira in Italia e all’estero). Il canto costituisce però la sua principale caratteristica espressiva. Attraverso la voce, Serena dice che “impara ad ascoltarsi e ad esprimere le emozioni senza filtri”.

Solista in varie band, rock, pop, funky dance, inizia a cantare da professionista con il gruppo Nekente e ad amare il live acustico grazie al chitarrista Ermanno Paganini nel duo Bambini Cattivi, un progetto che la coinvolge per ben 4 anni. Prosegue per altri 5 anni con Beppe Ferraresi, chitarrista, nel duo ‘Blu@’. Voce della rock band ‘ALTERegoROCK’ per 3 anni. Attualmente è la voce del duo ‘Acoustic Karma’ con il chitarrista Nicola Mauri, dove propone sia cover pop-rock americane riarrangiate in modo alquanto personale che brani inediti dell’artista. Negli anni Serena ha partecipato a diversi concorsi musicali per giovani autori, tra i più importanti: semifinale nel 2004 al Festival di San Marino, finalista nella sezione Cantautori del BMF Botticino Festival 2009.

Esperienze live più significative: mini tour a Lisbona, Barcellona,Tim tour 2005 a Trieste. Oltre 15 anni di esperienza live come cantante solista.

Eventi: Il primo impegno artistico “ufficiale” in ambito discografico è stato realizzato con Simone Papi (musicista, arrangiatore e produttore per artisti italiani come Raf, Alessandra Amoroso, Laura Pausini, Mia Martini) con il quale partecipa al Festival di San Marino nel 2004 e al Tim Tour a Trieste nel 2005. Successivamente partecipa a due tour in Lisbona e in Barcellona, concorsi musicali e trasmissioni radiofoniche e televisive locali e italiane. Nel 2008 realizza il primo videoclip musicale del singolo ‘Oltre’ (regia Giorgio Laini). Nel 2009 le viene affidato l’intrattenimento musicale durante la della presentazione del romanzo “Il treno dell’ultima notte” con Dacia Maraini. Finalista nella sezione cantautori del BMF 2009 con il brano “Quante volte” e nel BMF 2011 con il brano “Fragile e Forte”. Partecipazione nel 2011 alla trasmissione bresciana “Soltanto con la Musica” promossa da Merendine Musica in collaborazione con Teletutto. A Gennaio del 2016 è uscito il suo primo album inedito “Metro di Distanza” come cantautrice. Testi e idee musicali ispirati dall’osservazione a un “me-tro” di distanza, un ‘me-attraverso’ il viaggio della vita che scorre sotterranea come una corsa della metropolitana, un disco che fa parlare la voce delle emozioni per lo più al femminile.

(Curiosità: il singolo CURA DI ME è stato dedicato al percorso di Metamedicina che nel frattempo Serena ha completato, diventando consulente e guarendo da una malattia che l’ha invalidata per circa 2 anni e mezzo, durante i quali ha completato il disco stesso).
L’album è stato realizzato presso “Ritmo&Blu Studios” di Pozzolengo (BS) e tra i musicisti chiamati alla realizzazione: Massimo Saviola al basso, Cesare Valbusa alla batteria, Christian Codenotti alla chitarra e cori. Christian Codenotti è anche il direttore artistico del progetto, nonché co- arrangiatore.

Il 31/10/2019 esce “Il gioco delle ombre”, il nuovo mini album in cui tutti i musicisti vengono coinvolti negli arrangiamenti (Serena Baratti, Christian Codenotti, Simone Luca Tanghetti, Massimo Saviola, Cesare Valbusa), presentato ufficialmente la notte di Halloween al Recyclage di Moniga del Garda (BS).

Questo progetto musicale accompagna, in parallelo, un progetto olistico relativo allo stesso tema: un viaggio di consapevolezza, una guida che fa luce nel buio con l’intento di imparare a trasformare interiormente le nostre zone d’ombra in talenti per imparare a riprenderci la responsabilità (polarità Solare) e la magia creativa (polarità Lunare) mettendoli in equilibrio.

On line è possibile vedere i videoclip musicali dei brani “Il gioco delle ombre” e “ombra cinese”, entrambi dedicati all’integrazione: del nostro bambino interiore che ci parla attraverso le emozioni e ci riconduce sul sentiero profondo della nostra verità e dell’Amore, e dell’ombra che

spesso viene demonizzata, mentre in realtà rappresenta il nostro più grande alleato da riconoscere. A novembre 2019 viene presentato l’ultimo videoclip musicale del brano “E’ un ritmo (un sottile filo trasparente)”, storia di un amore “a ritmo” e “pause” che ci riconnette alla Grande Visione, al flusso della vita che ci collega, molto più di ciò che percepiamo.

Curiosità: il singolo musicale IL GIOCO DELLE OMBRE nasce come tesi a completamento del primo anno scolastico 2017 della scuola Life Designer in Forgiveness di Daniel Lumera che Serena Baratti ha frequentato ed oggi è facilitatrice.
A seguito di un sogno lucido ripetuto e amplificato per tre notti, una settimana prima dell’anteprima alla Settimana dell’Anima di Verona (in Agosto) nascono le carte di divinazione Il Gioco delle Ombre. Durante l’evento olistico, nella conferenza “L’integrazione dell’Ombra” Serena presenta un piccolo laboratorio di gruppo; da questa esperienza nasce il percorso olistico “Il gioco delle ombre – i doni nascosti” che si svolge con sessioni individuali o laboratori di gruppo.

C.V.:
Canto: Anna Gotti, Michele Fischietti (metodo di SethRiggs).
Ricerca del suono: Marisa Situra, logopedista – Elisa Benassi, psicofonista – Anna Maria DiLena, insegnante/cantante.
In studio: Simone Papi, Cristiano Massera, Paolo Milzani, Studio Ritmo&Blu.
Partecipazioni in vari laboratori vocali: con Elizabeth Howard (docente della Pepperdine University & Vocal Power Accademy di Los Angeles), con Michele Luppi (docente dell’Accademia Lizard Brescia) e con il trainer/ musicista Roberto Ghiozzi (docente di musicoterapia umanistica trasformatica nell’Università Statale di Verona).

GREGUCCI

Gregucci musicista tarantino collabora a vari progetti musicali esibendosi per locali, piazze e teatri in giro per l’Italia contando decide di date. Nel 2020 incide “Andare a piedi in Cina” disco  sostenuto da una campagna di crowdfunding e finanziato da Poste Italiane che vanta preziose collaborazioni tra cui Marc Urselli al mastering (U2, Foo Fighters, Nick Cave, Lou Reed, Sting, Keith Richards…).

Nello stesso periodo pubblica una serie di racconti, poesie, suggestioni racchiusi in un libro dal titolo “Raccolti”.

Finalista regionale di Sanremo Rock 2021 con il brano “Anche l’ozio vuole la sua partner”.

Puglia Music menziona il singolo “Luoghi comuni” nella top ten dei migliori brani/videoclip pugliesi del 2021

Secondo classificato al Externamusiclab contest sostenuto da Expolevante

E’ disponibile su YouTube il nuovo videoclip di Gregucci dal titolo “La corte dei tabù”, una rivisitazione in chiave contemporanea delle Avventure di Pinocchio di C.Collodi.

Se il burattino fosse nato in questo periodo come si sarebbe evoluta la sua favola?

Il Pinocchio di Gregucci si ritrova in una società trasformata, più opulenta,  dominata non più dalla povertà ma dallo smartphone e in poco tempo, emulando gli adulti, anche il burattino ne viene assorbito. Le tentazioni del gatto e la volpe, di Lucignolo e del paese dei balocchi, diventano sfondo indifferente all’evolversi della storia, sotto gli occhi della fatina turchina che sul finale riporterà valore pedagogico-educativo al racconto.

“Ci hanno insegnato ad esplorare la terra, a travalicare i confini compresi quelli dell’universo e invece come abbiamo trascorso la nostra vita? Costruendoci una bolla.

A volte ben arredata e ben popolata da elementi che la pensano proprio come noi, e tutti gli altri fuori.

Questo videoclip chiude il percorso di “Andare a piedi in Cina” disco che abbraccia la speranza di recuperare le cose perse, quelle belle che per secoli hanno fatto brillare il cuore e la mente, la resurrezione dell’umanità e della sensibilità offline persa nell’iperstimolazione tecnologica e nell’iperprotagonismo da social, dimenticando troppo spesso che viviamo tutti insieme in una grande bolla, che si chiama mondo”.

Regia e realizzazione: Giuseppe Calamunci Manitta

Brano registrato e missato presso il Last Floor Studio, prod. artistica Umberto Coviello, mastering Marc Urselli

www.redronnie.tv

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