Lodola, la sua arte luminosa ai mondiali del Qatar e in tutto il mondo

Mi sono collegato con lui durante We Have a Dream per fargli raccontare del Qatar e di altre performance


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LODOLA ai mondiali del Qatar con la sua arte luminosa e in tutto il mondo, Siena compresa

L’Italia parteciperà ai mondiali del Qatar grazie a Marco Lodola. Le sue opere luminose saranno installate per 7 km nel percorso che porterà allo stadio di Doha, la capitale. Il tutto è avvenuto perché nel frattempo ben 400 elegantissimi negozi di Dior in tutto il mondo sono stati rivestiti dalle sue installazioni luminose. E il 9 dicembre anche tutto il centro di Siena accenderà sue opere, a partire da una gigantesca di 4 metri che raffigura un cavallo in Piazza del Campo.

Lodola oggi è il più attivo e riconosciuto artista italiano nel mondo.

Mi sono collegato con lui durante la mia diretta We Have a Dream per fargli raccontare del Qatar e di altre performance, come i 4 Beatles luminosi che sono stati portati sulle strisce pedonali di Abbey Road, una delle sue partecipazioni alla biennale di Venezia quando ha trasformato Cà d’oro in Cà Lodola, del marinaio gigante di 7 metri esposto sempre a Venezia all’Arsenale. Ma anche di quando, primo italiano ad esporre in Cina nella città proibita, una volta sull’aereo per andare a Pechino abbia dato di matto scappando fuori all’ultimo momento e, non volendo rientrare nell’aeroplano, abbia causato un ritardo d 4 ore al volo.

Marco, infatti, preferisce stare chiuso nel suo studio e il mondo lo fa girare alle sue opere. Controlla le istallazioni da casa sua, al computer, come ha fatto quando furono posizionati i Beatles sulle strisce di Abbey Road che dirigeva i lavori guardando la webcam sempre accesa che le inquadra.

Lo stesso fa con me quando crea le opere per i miei studi televisivi: gli mando foto o video e lui dà l’ok. Sono sicuro che abbia fatto lo stesso con Renzo Arbore, che gli ha chiesto opere per il suo nuovo programma televisivo su Rai 5 che fa con Gegé Telesforo da casa sua.

Lodola, pur essendo ormai famosissimo in tutto il mondo, non è interessato ad apparire o a godere di tutti i privilegi che la fama dà.

Ricordo che anni fa, quando l’Argentina gli chiese di creare una mostra per Evita Perón a Buenos Aires, io gli proposi di andare e lui delegò me dicendo che sul catalogo avrebbe messo la mia foto con sotto il suo nome e sarei andato io a fingere di essere lui alla mostra. Naturalmente la mostra c’è stata ma senza la sua presenza fisica.

Sicuramente (anche se con Marco non c’è nulla di sicuro) sarà a Siena il 9 dicembre per inaugurare la mostra “Dame, cavalieri e nobili destrieri”. Io lo accompagnerò, insieme a Filippo Baietti, il mio regista che curerà il video di questa storica mostra, Andy dei Bluvertigo, Giovanna Fra, artista moglie di Marco, i suoi collaboratori Bubli, Ottavio (mentre la figlia Bianca, artista anche lei, rimarrà a casa perché ha preso tutto dal papà). Ci saranno Bruno Baglivo e Davide Overi di Mirabili, Pepe Sebastiano e Nicolò Giovine di Avangart, Stefano Mariani di Adcom, che ci fornisce telecamere… Ho fatto questo lungo elenco solo per far capire che Lodola, quando decide di muoversi ed uscire dallo studio, lo fa solo se è circondato da tanti amici.

Però… ripensandoci mentre sto scrivendo, anche Andy Warhol era così…

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