Micol Incorvaia canta Faccetta Nera al Grande Fratello Vip e sui social chiedono la squalifica: il video

Micol Incorvaia ha intonato Faccetta Nera durante le fasi di trucco del Grande Fratello Vip. Bufera sui social, ecco il video

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Poco da equivocare: Micol Incorvaia canta Faccetta Nera durante i preparativi della puntata del Grande Fratello Vip e sui social scoppia la bufera.

Micol Incorvaia canta Faccetta Nera

I fatti risalgono alla serata di ieri, giovedì 10 novembre, poco prima della diretta. Micol Incorvaia e gli altri concorrenti si trovavano nella fase del trucco prima della diretta della prima serata del reality show, quando le telecamere e i microfoni hanno immortalato quei pochi secondi in cui la designer e influencer ha intonato Faccetta Nera, canzone utilizzata durante il Ventennio Fascista per celebrare la colonizzazione dell’Abissinia, oggi Etiopia.

Per il momento non c’è stata alcuna reazione da parte del conduttore Alfonso Signorini, ma sui social è già partito l’appello per la squalifica della sorella di Clizia Incorvaia.

Le reazioni sui social

La reazione sui social è stata unanime. In più tweet è comparso l’appello:

“Chiediamo la squalifica per Micol Incorvaia che canta Faccetta Nera, un inno al fascismo, la più brutta pagina della storia italiana. Un bruttissimo messaggio per milioni di telespettatori. Ricordiamo che in Italia l’apologia di fascismo è reato“.

La storia di Faccetta Nera

Faccetta Nera fu scritta da Renato Micheli e composta da Mario Ruccione nel 1935. In quell’anno la propaganda fascista indicava l’occupazione dell’Etiopia come un’occasione per liberare il popolo abissino dalla schiavitù. Per questo la colonizzazione, agli occhi di Micheli, apparve come un fatto positivo e ispirò quelle parole in romanesco che poi furono convertite in italiano.

Nell’incipit, l’arrivo degli italiani in Etiopia veniva presentato come un momento di salvezza: “Se tu dall’altipiano guardi il mare, moretta che sei schiava fra gli schiavi, vedrai come in un sogno tante navi e un tricolore sventolar per te”.

Faccetta Nera durante il Ventennio Fascista divenne oltremodo popolare insieme a Giovinezza ma Benito Mussolini, tuttavia, non la tollerava in quanto secondo lui il testo favoriva l’unione tra le razze, circostanza inimmaginabile dal momento che il fascismo si muoveva secondo logiche imperiali e di purezza della razza.

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