Pinguini Tattici Nucleari ad Amici con Ricordi, una canzone “a più strati” (testo)

"Ricordi è una canzone a più strati", racconta il gruppo, oggi ospite ad Amici con il nuovo singolo

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PH: Ufficio stampa Amici


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I Pinguini Tattici Nucleari ad Amici oggi, domenica 2 ottobre, per presentare il nuovo singolo. Si intitola Ricordi ed è disponibile in radio e negli store digitali dallo scorso 23 settembre, dopo il tour sold out e il doppio platino per Giovani Wannabe.

Oggi nello speciale pomeridiano di Amici, su Canale 5 dalle ore 14.00, i Pinguini Tattici Nucleari sono attesi per una esibizione in studio al cospetto dei ragazzi della scuola e dei docenti, con il pubblico in presenza e quello da casa pronto ad acclamarli.

“Ricordi è una canzone a più strati”, racconta Riccardo Zanotti, leader dei Pinguini Tattici Nucleari.

“A un primo ascolto può sembrare una semplice canzone d’amore, ma in realtà è una storia di speranza e sofferenza. Talvolta i ricordi sono l’unica cosa a cui ci si può aggrappare per vivere una parvenza di normalità, anche in un rapporto di coppia. Una storia d’amore è per definizione storia condivisa, storia d’insieme, e i ricordi sono i mattoni con cui questa si costruisce. È solo nella memoria di momenti belli che il peso di un futuro incerto può trovare sostegno e sollievo. Nella canzone una coppia si trova a ripercorrere i propri istanti migliori, insieme ai più difficili e ai più divertenti. Versano in una situazione di grande sconforto: a causa di una malattia neuro degenerativa lei sta progressivamente perdendo pezzi di sé. Qualche ricordo è frammentato, qualcuno è sbiadito, ma tutti tornano in qualche modo vivi nel momento in cui lui glieli rievoca con piccoli, semplici e dolci gesti quotidiani”, spiega il cantante.

I Pinguini Tattici Nucleari ad Amici canteranno oggi il nuovo brano che arriva dopo due anni ai vertici delle classifiche di vendita e il superamento di un miliardo di ascolti in streaming.

Testo Ricordi – Pinguini Tattici Nucleari ad Amici

 Enrico Brun / Giorgio Pesente / Riccardo Zanotti

Almeno fino a domattina ti prometto che
Sarò la faccia di cui hai più bisogno
L’amico di scuola che ti ruba le biglie
O l’amante impossibile taciuto in un sogno
“Meglio bruciare che spegnersi lentamente”
L’ha detto chi non deve illuminare gli altri
Ma io ho paura sempre di rimanere al buio
Mentire alla tua mente mentre provo a salvarti
Meglio non dire niente aspettando il mattino, sorrido
Se penso al nome che tu mi darai domani
Per reinsegnarti ancora il segno della croce
Così avrò ancora una scusa per toccare quelle mani
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu
Ti stupirà, ma no, non sono più geloso del passato
In cui non c’ero, anzi mi manca di più
Perché seguivo la topografia del io da solo
L’astronomia del noi due me l’hai insegnata tu, che
Ora ti mangi da dentro, piccolo pianeta spento
Come una briciola al vento, è un buco nero e un occhio blu, e
Sono poco più di un jamais vu tra tutte queste persone
Nella mia testa io gioco a Taboo, perdo se dico il tuo nome
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tuUh-uh uh-uh
Sbadiglio e prendo la boccetta di Aducanumab
E penso che pure ‘sta notte presto finirà
Io ti terrò la mano e tu tienimi l’anima
E pure se non sai chi sono, non lasciarla mai
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tuUh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu
Uh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu