Red Hot Chili Peppers, quando John Frusciante rientrò nel gruppo per Californication | Memories

L'8 giugno 1999 usciva Californication, l'album del ritorno di John Frusciante. Ecco perché è un disco speciale

californication dei red hot chili peppers

Ph: Carlos Delgado/Wikimedia


INTERAZIONI: 96

Ad oggi Californication dei Red Hot Chili Peppers è il più grande successo commerciale della band funk rock più famosa del pianeta e della storia della musica. Non ce ne vogliano i King’s X né i Jane’s Addiction, né l’abbiano a male i Faith No More dei primi anni ’90.

Californication è il disco della rinascita, con Anthony Kiedis che scrive di morte e suicidio tra un doppio senso erotico e un “California” spolverizzato come semi di cumino tra una traccia e l’altra. Quando iniziano i lavori per il disco, il settimo della band, John Frusciante ha trascorso 3 mesi di riabilitazione per disintossicarsi. Al suo ritorno Flea, il bassista, è andato a casa sua e gli ha chiesto di rientrare nella band.

Sì, perché Frusciante ha lasciato la formazione nel 1992 e i Peppers lo hanno sostituito con Dave Navarro, elemento essenziale per quel disco sottovalutato che è One Hot Minute (1995). Al suo arrivo in casa Frusciante, Flea è stato accolto da un John su di giri che faceva l’elicottero. Sì, quell’elicottero.

Durante la scrittura di Californication dei Red Hot Chili Peppers, John e Anthony si sono spesso rinchiusi in sessioni intime di composizione, con un Frusciante ispiratissimo che tira fuori nuove tecniche – leggasi Scar Tissue – e nuove ispirazioni, come quei Public Enemy ai quali dobbiamo Get On Top.

Ci sono poi inevitabili e monumentali esplosioni di psichedelia, come l’intro di Around The World e la bomba nello special di Otherside. Loro, i Red Hot Chili Peppers, si preparano all’ondata musicale del nuovo millennio riepilogando ciò che il rock è stato per loro, con quel giusto apporto pop che non risulta mai banale – la title track, Porcelain – e l’inevitabile appuntamento con l’unplugged, leggasi Road Trippin’.

Non si rendono conto, forse, che con Californication hanno appena creato un precedente. Chi ha memoria ricorderà lo spot del disco che passava in televisione, con l’annuncio felice: “È tornato John Frusciante”. Un anno dopo faranno la stessa cosa gli Iron Maiden con Brave New World: “È tornato Bruce Dickinson”. Gli anni ’90 sono ancora lì, tra una mitragliata di Chad Smith e un wah di Frusciante, ma anche sulle terzine di Adrian Smith.

C’è poi quella storia che David Bowie si sarebbe offerto di produrre il disco, ma i 4 ragazzi scelsero Rick Rubin.

Continua a leggere su optimagazine.com