Nel 2021 BOOM di bike sharing, ma l’aria resta inquinata


INTERAZIONI: 61

Una maggiore abitudine all’utilizzo del monopattino e della bicicletta in città non ha ridotto l’inquinamento dell’aria. E’ quanto si legge nel Rapporto MobilitAria 2022, realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), in collaborazione con Isfort.

Nel 2021 nelle 14 città metropolitane c’è stato un potenziamento delle strade ciclabili e una vera e propria invasione di monopattini e servizi di sharing. In alcune città che erano sprovviste di servizi di sharing sono comparse le prime flotte di veicoli leggeri. A Catania tre operatori gestiscono circa mille veicoli, a Palermo 3.500 mezzi sono suddivisi per sette operatori. Milano si conferma la prima città per bike sharing con quasi 17mila mezzi in giro per le strade, seguita da Roma con 9.700 bici e Torino con 5.300.

La mobilità elettrica leggera, però, non ha riscontri con il miglioramento della qualità dell’aria. L’anno scorso, diverse volte, in città è stato superato il limite giornaliero del del PM10. Torino è maglia nera da questo punto di vista con ben 75 superamenti del limite. Seguono nella classifica Milano con 61 superamenti, poi Venezia e Catania con 61.

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