L’intervista di Serghei Lavrov a Zona Bianca crea scompiglio tra la delusione Italia e le verità nascoste

L'intervista di Serghei Lavrov a Zona Bianca crea scompiglio sui social, ecco i video di alcune sue dichiarazioni


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Per alcuni è stato solo un modo per ascoltare un’altra campana sulla guerra in Ucraina per altri ancora un vero e proprio oltraggio a discapito delle vittime morte in queste settimane e a migliaia di profughi che hanno visto le loro vite andare in fumo, ma come è stato ascoltare l’intervista di Serghei Lavrov a Zona Bianca ieri sera?

Le opinioni del pubblico sui social non mancano così come i contrasti e le accuse ad un conduttore come Giuseppe Brindisi che si è limitato ad annuire mentre il Ministro degli Esteri russo spaziava dalle sue accuse all’Italia (una delusione e una sorpresa in questo momento storico per essere in prima fila con le sanzioni alla Russia) a quelle agli USA.

Il Ministro ha sottolineato il fatto che non c’è una data di ‘fine’ della guerra e che sicuramente i militari non pianificano le loro azioni in base ai festeggiamenti del 9 maggio, data della ricorrenza della vittoria sui nazisti nella Seconda Guerra Mondiale: “I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi”.

Nell’intervista di Sergej Lavrov a Zona Bianca non manca poi la frecciatina agli Usa: “Non vogliamo rovesciare Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia”.

Le accuse mosse al Presidente ucraino sono quelle di incoerenza nelle posizioni sugli accordi di Minsk che “per otto anni ha sabotato”, e infine ecco la frase definita dal pubblico antisemita e che già fa discutere: “Zelensky ebreo? Lo era anche Hitler, secondo me. I maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei”.