Depeche Mode, la resurrezione con Ultra | Memories

Il 14 aprile 1997 i Depeche Mode pubblicano Ultra, un disco per raccontare l'inferno dopo il Devotional Tour

ultra dei depeche mode

Ph: Iñaki Espejo-Saavedra/Wikimedia


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Ultra dei Depeche Mode è il diario di una rinascita. La band ha appena concluso il Devotional Tour del 1993, un ciclo di concerti per portare sul palco l’ultimo capolavoro, Songs Of Faith And Devotion (1993). La situazione è quella di un hangover emozionale molto forte: Alan Wilder non vede futuro per sé nel gruppo, Martin Gore non ha ancora chiuso del tutto con l’alcolismo, Andrew Fletcher è di nuovo precipitato nella depressione e lui, Dave Gahan, che dovrebbe essere il motore di tutti, è nel baratro.

Gahan rischia di farsi divorare definitivamente dalla droga, tra un’overdose e l’altra, e tenta il suicidio. Un equilibrio da ripristinare totalmente, quello di una delle band più importanti del mondo. Martin prende le redini e accende il motore. A questo giro la scena internazionale è cambiata: il rock alternativo ha messo su una nuova veste, l’elettronica ha trovato nuovo vigore e il decadentismo dei 3 superstiti può fare il resto.

Gore si guarda intorno e disegna l’inferno di speranza che sarà Ultra. Il risultato sarà tutto nella prima frase di Barrel Of A Gun che riprende le prime frasi pronunciate da Dave Gahan dopo il risveglio, ma troviamo anche capolavori come Useless, It’s No Good, Home e Sister Of Night.

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Non c’è, in questo disco, la spinta dance di Strangelove né la forza di People Are People: Ultra dei Depeche Mode racconta la sofferenza e la voglia di rinascere. Le atmosfere sembrano riprendere il discorso di Walking In My Shoes: c’è l’elettronica, ci sono i suoni inquietanti e c’è la catarsi. Un insieme di pezzi in cui il dolore viene stratificato e fatto a brandelli in un disperato tentativo di neutralizzarlo, combatterlo e sputarlo fuori.

Con Ultra dei Depeche Mode la scena degli anni ’90 ottiene una delle perle più rare e preziose, ma soprattutto una botta di sincerità di cui solo gli artisti senza convenzioni sono capaci.