Bene il taglio delle accise, ma il prezzo carburante risalgono

Probabilmente fare un pieno oggi ci converrà più che farlo nei prossimi giorni per l'aumento delle quotazioni del petrolio

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Il taglio delle accise di 25 cent più IVA sul prezzo carburante (ve ne abbiamo parlato in questo articolo) ha consentito di abbattere di un po’ le spese per un pieno di benzina e diesel. Un provvedimento che ricordiamo essere provvisorio, che comunque non ha inciso particolarmente sul costo medio dei carburanti, che resta ancora molto elevato. Del resto, il taglio delle accise adesso viene in qualche modo aggirato dal nuovo incremento delle quotazioni del petrolio, che stanno obbligando le aziende petrolifere ad aumentare i costi raccomandati per i carburanti.

Come riportato da ‘ansa.it‘, Eni, volendo fare un esempio come un altro, ha incrementato il prezzo raccomandato su benzina e diesel di 6 cent/litro, andando a compensare circa un quinto dei vantaggi relativi al taglio delle accise. In questo stesso momento, un barile del brent ha un prezzo di circa 122 dollari. Se il greggio dovesse continuare ad aumentare nei prossimi giorni assisteremo ad un ulteriore aumento del prezzo dei carburanti, che annullerebbe, di fatto, il taglio delle accise. Quanto costa fare un pieno? Il prezzo medio della benzina in modalità self-service è di 1,881 euro al litro, mentre in modalità servizio è di 2,047 euro al litro. Il diesel costa mediamente 1,862 euro al litro in modalità self-service, e 2,032 euro al litro per la modalità servito.

Il GPL, infine, vanta costi medi compresi tra 0,849 e 0,882 euro al litro, ed il metano auto tra 2,036 e 2,369 euro (i dati sono tutti aggiornati al 24 marzo 2022). Bisogna, a questo punto, tenere ben monitorati i prezzi di benzina e diesel nei prossimi giorni dati l’aumento delle quotazioni del petrolio e dei prezzi consigliati dalle aziende petrolifere. Probabilmente fare un pieno oggi ci converrà più che farlo prossimamente.

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