Anonymus contro la Russia, 35.000 file della Banca centrale in rilascio

Anonymus mette a segno un nuovo colpo contro la Russia, focus sulla Banca centrale

Anonymous contro Russia

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A che punto è l’offensiva di Anonymus contro la Russia? Un altro serio colpo al paese governato da Putin sarebbe stato assestato proprio in queste ore. Il collettivo anonimo di hacker che lavorano pro-Ucraina dall’inizio della guerra ha appena fatto sapere di aver colpito la Banca centrale russa appunto, riuscendo ad accaparrarsi ben 35.000 file di carattere segreto che verranno presto rilasciati. Gli esperti degli attacchi cyber insomma, stanno procedendo nella loro missione di mettere ko i sistemi informatici di enti pubblici russi appunto ma non solo.

L’attacco alla banca

Come visibile anche nel tweet presente in chiusura articolo, proprio Anonymus ha confermato l’hackeraggio della Banca centrale russa nelle scorse ore. I già citati 35000 file riguardanti operazioni segrete saranno rilasciati in maniera molto rapida. Entro la fine di domani, i documenti dovrebbero essere alla portata di tutti o quasi, con effetti che non possiamo ancora quantificare ma che probabilmente non saranno poi così irrisori.

Lotta anche su un altro fronte

La guerra dichiarata di Anonymus contro la Russia non passa solo attraverso gli attacchi ai sistemi di ministeri, enti pubblici o banche appunto. Gli hacker hanno pure intenzione di mettere in crisi (almeno informatica) quelle aziende che non hanno deciso di abbandonare il loro mercato russo. Sempre di queste ore è la notizia che brand come Auchan, Leroy Merlin e Decathlon hanno subito un contraccolpo: i loro siti in Russia non sono al momento raggiungibili, quindi nessun cliente può prendere informazioni sulle relative pagine web, figuriamoci poi effettuare acquisti.

La controffensiva di Anonymus procederà di sicuro nei prossimi giorni e settimane con nuove azioni più o meno eclatanti. Entro la fine della giornata di domani, si conosceranno gli effetti della pubblicazione dei file segreti della Banca russa ma poi di certo non mancheranno altri attacchi informatici con altri obiettivi pubblici e privati.

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