Putin chiuderà il gas all’Italia dal 14 aprile? Notizia fake sui social

Situazione non certo facile per l'approvvigionamento della risorsa ma bufala fuori controllo

Putin chiuderà il gas

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Nelle ultime ore, su Facebook in particolare, sta circolando la notizia che Putin chiuderà il gas all’Italia dal prossimo 14 aprile. Con il nostro paese, anche Germania e Inghilterra vedrebbero azzerate le forniture. Prima di allarmarsi e correre ai ripari con qualsivoglia soluzione, va detto che siamo al cospetto di una fake news, proprio una bufala alla quale bisognerebbe dare il giusto peso.

Il messaggio virale recita quanto segue: Putin chiuderà il gas all’Italia a metà del prossimo mese, in particolare dunque anche a Germania e Inghilterra che ne usufruiscono. Non sono previste altri tipi di sanzioni per le restanti nazioni UE, continua la nota, perché queste ultime non hanno davvero osteggiato la Russia dopo il via al conflitto con l’Ucraina. Già questa informazione è del tutto fuorviante, visto che proprio la massiccia politica di sanzioni ai danni del Cremlino è stata sottoscritta da tutti i paesi membri. Dunque apparirebbe già alquanto insolita la decisione di punire solo tre nazioni in assoluto.

Per quanto riguarda la data del 14 aprile in cui (presumibilmente) Putin chiuderà il gas all’Italia, alla Germania e all’Inghilterra, non c’è dunque alcun riscontro nella realtà dei fatti. Certo è vero che il presidente russo ha minacciato più volte di chiudere i rubinetti dei suoi gasdotti verso l’Europa come contraccolpo alle sanzioni subite ma, per il momento, nessun appuntamento ufficiale può essere segnato in calendario. Piuttosto, la speranza è che si proceda alla fine delle ostilità nel breve tempo e dunque non siano neanche necessarie prove di forza tra Mosca e tutti gli altri stati dichiaratamente a sostegno dell’Ucraina.

Risulta dunque alquanto controproducente continuare a condividere catene come quella commentata in questo approfondimento. Eventuali annunci di chiusura dei gasdotti verranno di certo comunicate attraverso TV e giornali che seguono le sorti della guerra tra Russia e Ucraina, non certo via catene social non verificate e per questo menzognere.

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