Messaggio WhatsApp su affido temporaneo di bambini ucraini, tutto quanto c’è da sapere

Iniziativa riconducile ad un'associazione nota e riconosciuta, come funziona

affido temporaneo di bambini ucraini

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Dal weekend e in queste ore sta circolando moltissimo un messaggio WhatsApp sull’affido temporaneo di bambini ucraini, riferito all’associazione M’aMa – Dalla Parte dei Bambini. Qualcuno potrebbe chiedersi se si tratta della solita catena via social e app di messaggistica che poi non ha reale riscontro nella realtà. Non è questo il caso, siamo al cospetto di un progetto nato da tempo e non con l’emergenza relativa all’attuale guerra, ma che va dettagliato e compreso, anche per capirne le reali potenzialità.

Nel messaggio virale che giunge su WhatsApp si parla della possibilità di ottenere l’affido temporaneo di bambini ucraini e si fornisce l’indirizzo mail emergenzamama@gmail.com per presentare la propria adesione. L’invio di quest’ultima è tuttavia solo un primo passaggio che non subito e neanche necessariamente comporterà l’arrivo di un minore non accompagnato o con madre presso la propria abitazione. L’associazione M’ama, nel suo ultimo aggiornamento ha fatto sapere, in effetti, di aver ricevuto oltre 16.000 proposte di affido e di star lavorando per la catalogazione delle soluzioni per regione di riferimento, tipologia di accoglienza e molto altro ancora.

Deve essere chiaro che, prima dell’affido temporaneo di bambini ucraini o dell’accoglienza di nuclei mamma – bambino, le famiglie che hanno espresso la loro volontà per l’accoglienza verranno opportunamente formate. Visto che il progetto M’aMa (conosciuto anche con il nome MammeMatte) è nato da anni ed ha dato il suo contributo anche alla recente crisi afgana, può contare già su tremila famiglie su tutto il territorio nazionale (formate e pronte per i primi minori che ne avranno bisogno).

Chi vorrà fornire d’ora in poi la sua adesione proprio per l’affido temporaneo di minori ucraini, secondo le ultime indicazioni della stessa associazione M’aMA farà bene a compilare il form ufficiale a questo indirizzo del sito dell’associazione, anziché la mail già indicata nel messaggio virale WhatsApp. Tutti i “volontari” verranno ricontattati ma la gran mole di adesione di questi giorni potrebbe tardare il momento. Va anche chiarito che il progetto si occupa solo di accoglienza di bambini e di piccoli nuclei mamma – figlio ma non di raccolta di beni o denaro sempre per l’Ucraina. Qualunque proposta di quest’ultimo tipo non è riconducibile al progetto fin qui esaminato.

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