Ci restano solo le catene e ce le teniamo strette

Solo in Italia uno come Speranza può diventare e restare ministro e dire: "Ho salvato la nazione e continuerò a salvarla riducendola a un gigantesco lager dalle Alpi a Capo Passero"


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A Natale: la terza dose coprirà per 10 anni. A Febbraio: quarta dose a tutti. Il regime non si fa più scrupoli anzi si incarognisce. Speranza ordina e il general Figliuolo, con piglio militare, esegue: nuova dose a tutti, anche ai bambini. Quale? La terza non è servita, la Omicron è stata breve ed è sfiorita ovunque in modo naturale, a milioni non hanno ceduto al ricatto, hanno preferito subire la rappresaglia razzista del lasciapassare, milioni di dosi si sono accatastate nei magazzini e il governo italiano deve pur smaltirle. L’informazione di regime è infame, malavitosa, assoldano comparse, premono sui più giovani, violentano le loro menti. Quarta dose e greenpass, sempre, senza termine, circolare, succeda quel che deve. Draghi, cui sta a cuore solo se stesso, annuncia progressivo ritorno a normalità? Subito il carneade Speranza, che dietro ha D’Alema e i cinesi, lo infila e dice il contrario. Sulla pelle di 60 milioni di persone i soliti giochi sporchi di potere. Lo zanzarologo Crisanti, che voleva proibire ai bambini il canto scolastico, uno che cambia idea due volte al giorno, fa sapere, non richiesto, di essersi comprato una magione da 2 milioni e subito la grancassa di regime: bravo lui, siete meschini, siete invidiosi. Quell’altro, il Bassetti che vuole a tutti i costi la politica, appena riceve un vaffanculo per strada chiama un giornale servo e dice: contro di me, contro la scienza, la macchina del fango, sono stato linciato, sono un martire. Saviano ha fatto scuola.
Mattarella, cui sta cuore solo se stesso, tutela l’intrico dei poteri e non si cura dello sfascio irreversibile del Paese, della sua distruzione a livelli greci, non c’è più pane, non c’è energia, i prezzi vanno alle stelle e lui chiama una sciatrice vanitosa che lo saluta così: ciao pres, l’oro te lo regalo la prossima volta. Non c’è più limite e non c’è più senso di responsabilità, non si dica di stato. I ceffi spediti a provocare usano toni da malavita, attenti a voi, state spalmati, la libertà ve la sognate, e nessuno li controlla, nessuno li rimette a posto, non il Nonno resiliente, non la magistratura e ormai neanche più l’opinione pubblica. Cosa è il pandemonio? È il mondo alla rovescia, il mondo dove il male è bene, il mondo preso da Satana. Dice l’affarista Bill Gates che è molto deluso perché l’immunità naturale funziona meglio di quella vaccinale: invece di indurlo a vergogna gli danno ragione, lo interpellano come un oracolo. Il potere dei soldi che determinano le politiche ha vinto si direbbe in modo irreversibile, c’è chi teorizza, chi auspica virus ricorrenti per poter tenere il pianeta nella morsa, ladri e incapaci salgono, i ragionevoli e i sapienti vengono eliminati o silenziati.
Il consesso sociale non ha più anticorpi, niente lo scuote, niente lo induce a reagire: dicevano che si sarebbero svegliati con la fame, non è successo, meglio morire in fila alla Caritas che dire no, meglio farsi umiliare sempre che uno scatto d’orgoglio almeno una volta. Circola in rete il video di uno della Digos, uno in borghese, col cappuccio giallo, che aggredisce gli studenti, li malmena, roba da Guatemala ma nessuno fiata, l’intollerabile è diventato normale, l’abuso la regola, ciascuno si faccia i fatti suoi e si trovi un culo da leccare. Nei cosiddetti anni di piombo assistemmo alla follia contagiosa e quasi tutto sembrava perduto, un morto o un gambizzato al giorno, i deliri dei terroristi come il nuovo Vangelo, le istituzioni corrose e allo sbando, lo stato complice e inetto, ma sopravvisse quel poco di dignità sociale che fece da argine ultimo, alle libertà democratiche nessuno volle rinunciare e il potere, per quanto torbido, non si azzardò a intaccarle più di tanto. Oggi è molto peggio e senza le dinamiche impazzite dei pessimi maestri a cavalcare ideologie folli, la guerra è tutta da una parte sola, da un regime cresciuto per alchimia, come il morbo misterioso, e protetto da chi doveva scongiurarlo, contro i cittadini ridotti a sudditi. I sudditi non protestano, se vedono un politico qualunque scattano nell’applauso servile e il regime ne trae le conseguenze, capisce che può insistere, può spingere ancora più a fondo.
Ci stiamo, in altre parole, condannando da soli e senza nessuna contropartita, l’incitamento marxista a rivoltarsi perché non c’era altro da perdere che le nostre catene, si è rivoltato, abbiamo solo da guadagnarci le catene e ce le teniamo strette. Solo in Italia fra i Paesi sedicenti evoluti uno come Speranza può diventare e restare ministro e può presentarsi e dire: non ho mai sbagliato niente, ho salvato la nazione e continuerò a salvarla riducendola un gigantesco lager della Alpi a Capo Passero. Nella sostanziale indifferenza dei prigionieri e nella inspiegabile complicità dei media. Non abbiamo superato il limite? Non deve finire tutto questo schifo? No, non deve, l’esperimento sociale è andato bene ma può proseguire meglio. E nessuno si pone più domande. Brutto, bruttissimo momento.

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