Tanti auguri a Roberto Baggio. Il fuoriclasse che ha sbagliato il rigore nella finale dei Mondiali

Da eroe eterno ad eterno perdente. Il crudele destino del Divin Codino rovinato dal rigore mondiale fallito

Roberto Baggio compie 55 anni

Roberto Baggio a testa bassa


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Spegne oggi 55 candeline l’ex calciatore Roberto Baggio. Un traguardo di vita importante per Roberto Baggio che, nonostante sia ormai da tempo lontano dai riflettori calcistici, continua a far sognare e discutere gli appassionati.

La storia di Roberto Baggio è un film straordinario che alterna, come in una sorta di ottovolante, tonfi terrificanti e successi straordinari in una carriera fatta di molte squadre e molte discussioni ( leggi di più).

E, come il protagonista di un romanzo, Roberto Baggio è un personaggio divisivo e complesso. Sul quale il giudizio dei tifosi è sempre stato lacerato. Il suo passaggio dalla Fiorentina alla Juventus provocò giorni e giorni di rivolta popolare durante i quali Roberto Baggio non nascose la sua ostilità verso la nuova destinazione bianconera. La conversione al buddismo, spiritualità ecologista, unita alla passione per la caccia. La valanga di reti e trofei ma senza mai restare troppo con la stessa maglia per sfiducia e diffidenza. E poi quel codino…Divino per alcuni, ridicolo per i rivali.

Una carriera vertiginosa, che provoca l’invidia del 99,9 per cento di tutti i suoi colleghi, ma che resta nell’immaginario collettivo legata al rigore fallito da Roberto Baggio nella finale dei Campionati del Mondo nel 1994. Negli Stati Uniti ed al cospetto del Mondo, Roberto Baggio era stato protagonista vincente fino alla fatale esecuzione dagli undici metri clamorosamente fallita. A quale altro uomo? A quale altro mai calciatore è capitato un simile destino?

Nella logica crudele dello sport e della vita quel rigore fallito ha cambiato la carriera e la vita di Roberto Baggio. Da eroe eterno ad eterno perdente anche se le vittorie con le squadre di club non mancano certo all’albo d’oro di Roberto Baggio. Quel rigore fallito è l’incubo ricorrente, la condanna senza appello, l’errore senza possibilità di riscatto, il confine invalicabile tra quello che poteva esser e non è stato, tra quello che si sognava e quello che non potrà mai succedere.

Quanto è bugiarda e beffarda la canzone di Francesco De Gregori a proposito dei calci di rigore. Il grande cantautore , nel caso di Baggio, ha avuto clamorosamente torto: da quel particolare ( il rigore fallito a Pasadena) si è giudicato il calciatore

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