La storia del lockdown incostituzionale in Spagna vista non superficialmente

Alcuni dettagli su una storia che sta tornado di moda in Italia e che, allo stesso tempo, richiede approfondimenti

lockdown incostituzionale

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Uno dei tormentoni di queste ore si riferisce indubbiamente alla storia del lockdown incostituzionale in Spagna, alimentando in questo modo la sensazione che in Italia siano stati adottati dei provvedimenti forzati durante la pandemia. Un anno fa circa, in Italia, si parlava della seconda ondata e delle tempistiche relative alle nuove chiusure, come forse ricorderete tramite il nostro articolo pubblicato allora, mentre ora tocca inquadrare l’argomento sotto un altro punto di vista. Senza essere superficiali.

Precisazioni sul lockdown incostituzionale in Spagna

La storia relativa del lockdown incostituzionale in Spagna risale in realtà alla scorsa stagione estiva, considerando che a luglio erano state sollevate obiezioni in merito anche in Italia. Tutto nasce dal pronunciamento del Tribunale costituzionale spagnolo, che ha creato una sorta di malinteso individuabile solo scendendo più in profondità in questa storia, come è stato riportato circa tre mesi fa da fonti come Giornalettismo. Capiamo da dove nasca l’errore interpretativo che si è diffuso anche sui social italiani.

Fondamentalmente, il Tribunale costituzionale spagnolo non ha mai dichiarato incostituzionale il lockdown, nell’accezione specifica del termine. L’errore che è stato fatto in Spagna riguarda, infatti, lo strumento giuridico con il quale è stato applicato per introdurre contromisure per il Covid. Il cosiddetto confinamento presso le proprie abitazioni, infatti, è stato imposto a marzo 2020 attraverso lo stato di allarme e non con stato di emergenza. Può sembrare una differenza di poco conto, ma in Spagna non è così.

Non tutti sanno che lo stato di allarme consenta una sorta di limitazione dei diritti fondamentali, mentre lo stato di emergenza prevede una sospensione degli stessi diritti. Avendo scelto la prima strada, si è arrivati al lockdown incostituzionale in Spagna, ma per il “come” più che per il “cosa”. Aspetto che cambia lo scenario rispetto a numerosi titoli partoriti in Italia in questi mesi.