Pompei Street Festival all’insegna dell’arte di strada

Dal 24 al 26 settembre, a Pompei la prima edizione della rassegna con la partecipazione di tre esponenti della Street Art internazionale: M-City, C215 e Francisco Bosoletti che realizzeranno lavori inediti appositamente pensati per la città


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Pompei – oltre all’importante sito archeologico con gli Scavi più famosi e visitati al mondo e all’itinerario religioso con il suo Santuario meta di tantissimi pellegrini – lancia la prima edizione del Pompei Street Festival, dal 24 al 26 settembre. 

La città sarà animata dunque da musica, cinema e cultura visiva con la partecipazione di tanti di artisti di strada che si daranno appuntamento alle pendici del vulcano

Riscoprire Pompei all’insegna dell’arte di strada sarà il claim della rassegna che vedrà la partecipazione di tre tra i principali esponenti della Street Art internazionaleM-City, C215 Francisco Bosoletti. Convinto che “la contemporaneità sia una forma di proiezione della civiltà antica, dichiara il direttore e ideatore del festival, Nello Petruccic’è un’altra civiltà oltre quella antica da valorizzare e far riemergere”. 

Christian Guémy, conosciuto come C215,di origine francese, è considerato uno dei migliori stencil artistin circolazione. Ha partecipato alla mostra Au-delà du street artal Musée de La Poste di Parigi: le sue opere sono state esposte accanto a quelle di Banksy, Invader e Shepard Fairey

Ha prodotto arte di strada per circa vent’anni attraverso dipinti, disegnie stencil, sperimentando superfici di tutte le grandezze: dalle cassette della posta a vecchie porte abbandonate fino a enormi pareti di edifici. Negli ultimi anni C215ha compiuto diversi interventi che ricordano giornalisti scomparsi o figure di personaggi celebri della storia, o anche rappresentazioni in stencildi arte rinascimentale.Affascinato dalla pittura del Caravaggioe di Ernst Pignon, interagisce con il contesto urbano riflettendo nei suoi lavori i sentimenti che si celano dietro uno sguardo.
ll secondo artista è Francisco Bosoletti, è un autore influenzato dal barocco napoletano e dall’arte rinascimentale fiorentina. La sua arte, che pure reca i tratti di una classicità universale, si manifesta in maniera simile alla mescolanza di geni che nutre la pelle dei migranti. Nella sua biografia si legge che ama rappresentare la figura umana e usa per lo più rulli e pennelli, lavorando con un’asta telescopica per i suoi murales in grande scala. Il suo stile figurativo è classico, così come la sua tecnica pittorica, ma nascosto nella classica bellezza dei suoi murales c’è sempre un significato nascosto e una inaspettata pregnanza di simboli. A Bonito, in Irpinia, nel 2018, Bosoletti ha realizzato un capolavoro intitolato Genesi: tre opere da leggere come un unico progetto artistico, legate del tema del fuoco, inizio di tutte le cose. L’opera si è posizionata al terzo posto nella classifica dei murales più belli del mondo stilata dalla prestigiosa rivista internazionale Widewalls.

Recentemente, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, ha realizzato al Galluzzo, frazione di Firenze, il Giudizio Universaleun grande murale che si estende lungo sei facciate delle Case minime, le case popolari di via Corbinellie strade adiacenti. 

Il terzo protagonista della rassegna è Mariusz Waras, alias M-City, è noto per la tecnica a stencil dei suoi murales che raccontano la metropoli nelle sue infinite declinazioni.. Oltre al lavoro accademico, svolge attività di design grafico e illustrazione e costruisce installazioni e sculture di grande formato. 

Come street artist ha animato lo spazio con la narrazione di differenti storie, la sua produzione si struttura grazie a due ispirazioni distinte: la prima avvicina a un’atmosfera ludica, quella del videogame, l’altra di natura geopoliticasottolinea la necessità di un approccio critico nei confronti della società; così l’artista ci rende possibile comprendere come le motivazioni geografiche influenzino l’azione politica.

A Pompei i tre artisti realizzeranno tre lavori inediti appositamente pensati per la città, in cui lavoreranno al Muro 1, 2 e 6(rispettivamente in Piazzale Schettini e via Lepanto). Daranno vita ad una sorta di residenza creativa nel cuore della città, a contatto con la gente per almeno una settimana. Gli artisti lavoreranno ai loro murales tutto il giorno, una maratona artistica per completare il lavoro nei tempi concessi.

L’altro spazio protagonista delle performance creative, il muro 7 in via Lepanto, sarà suddiviso in porzioni di lunghezza tra i 7 e 9 metri assegnate a 12 artisti, selezionati tra la Call to Artists, provenienti dall’Europa.

Pompei Street Festival non sarà solo una impareggiabile chiamata alle arti per la cultura visiva. Il direttore artistico ha coinvoltouna squadra composta da Alfonso Todisco, (Street Music); Andrea Valentino, (Street Cinema); Chiara Canali, (Street Art). Il loro lavoro sarà sostenuto da Civitates Pompei, un’associazione fortemente impegnata nel sociale.Pompei Street Music proporrà concerti, musica live, DJ set; dalla musica classica all’elettronica, passando per il jazz e il pop, i suoni invaderanno la città nuova dove si potrà assistere a jam session.

La prima edizione del Pompei Street Cinema Festival è anche dedicataal film d’autore con documentari e cortometraggi di alcuni tra i protagonisti della cinematografia contemporanea. 

Infine, durante tutti e tre i giorni, si terranno workshop, seminari, incontri e dibattiti per ribadire la sostenibilità e l’importanza dell’arte di strada.