Quando il rock diventa arte: in un libro la storia dei manifesti-rock dal 1940 al 2010

L'illustratrice e grafica Martina Esposito racconta la storia dei 'rock poster' in 100 pagine e 36 preziose tavole a colori


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Anni Quaranta, Sud-est degli Stati Uniti. Nel cuore del Tennessee, la Hatch Show Print – piccola azienda a gestione familiare specializzata in manifesti pubblicitari per fiere e incontri di pugilato – realizza un poster per Hank Williams, leggendario countryman dell’Alabama. Sarà l’inizio di un lungo percorso che, nell’arco di sette decenni, definirà l’estetica, l’iconografia e l’intera grammatica del poster nella storia del rock: a raccontarne la genesi, l’evoluzione e l’esplosione di questo supporto/forma d’arte è Martina Esposito nel suo “Rock Poster 1940 / 2010 – Il manfiesto diventa arte”, volume pubblicato nelle scorse settimane da Vololibero Edizioni.

La copertina del libro di Martina Esposito “Rock Poster – 1940 / 2010”

“Con l’affermarsi del rock’n roll – spiega l’autrice in una nota di accompagnamento al suo libro – l’estetica del manifesto si fa via via più eloquente e i processi creativi vedono impegnati artisti e illustratori oggi divenuti iconici”. Il manifesto rock, da semplice veicolo promozionale di concerti e festival, si è progressivamente trasformato in irrinunciabile oggetto d’arte per la letteratura pop-rock internazionale, come dimostrano le trentasei preziose immagini a colori e l’appendice intitolata “Quando la musica rimbalza sul muro”, firmata dal ‘guru’ del materia Matteo Guarnaccia.

Nelle cento pagine di “Rock Poster” trovano spazio lo stile psichedelico dei concerti promossi dalla Family Dog e quello immaginifico dello studio Ames Bros, ma anche i leggendari lavori dello studio Hipgnosis per i Pink Floyd e quelli del situazionista Jamie Reid per i Sex Pistols.

Martina Esposito, autrice di “Rock Poster – 1940 / 2010”

Grafica, illustratrice e docente, la Esposito vive e lavora a Milano, città in cui si è trasferita dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi sulla storia del rock poster:  tra le sue più recenti collaborazioni vanno annoverate quelle per Marvel Entertainment, Netflix US, Alternative Movie Poster e Poster Spy.