Led Zeppelin, il disastro al Vigorelli di Milano | Memories

Il 5 luglio 1971 i Led Zeppelin erano attesi al Velodromo Vigorelli di Milano, ma riuscirono a suonare per appena 20 minuti. Ecco cosa accadde

led zeppelin a milano

Photo by Dina Regine/Wikicommons


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“Fuoco! Fuoco!”, grida Jimmy Page a un vigile del fuoco per segnalare il fumo che arriva dall’esterno e che si sta insinuando all’interno dell’arena.

Il 5 luglio 1971 al Velodromo Vigorelli di Milano c’è il Cantagiro, il festival itinerante che prende esempio dal Giro D’Italia con la variante musicale. Ai presenti fa strano, in effetti, vedere che sul palco si alternano i New Trolls, Gianni Morandi e i Led Zeppelin. Lo sanno bene gli autoriduttori, quel collettivo che negli anni ’70 protesta contro la musica a pagamento. Per quella serata il pubblico ha pagato 1500 lire, una cifra considerata inaccettabile.

Ecco perché autoriduttori e polizia in tenuta antisommossa muovono guerra all’esterno del Vigorelli. “Stupidità e caso”, come riferirà il giornalista Riccardo Bertoncelli a Rockol nel 2018, saranno le mani che muoveranno i fili del disastro che si sta per consumare. Gianni Morandi sale coraggiosamente sul palco. “Coraggiosamente”, perché il pubblico è lì per i Led Zeppelin e la tensione è altissima. Hanno applaudito ai New Trolls, ma per Morandi è diverso. “Ciao, compagni!”, saluta il cantautore di Monghidoro, ma riceve solo odio. La musica leggera italiana, quella sera, non è gradita. Morandi canta Al Bar Si Muore e se ne va.

I Led Zeppelin sono attesi per la mezzanotte, ma alle 22:40 salgono sul palco accolti da un boato festante. All’esterno del Velodromo c’è il caos: arrivano le sirene, gli scontri continuano – e così sarà fino a mezzanotte – e dall’esterno la polizia lancia i fumogeni contro i 15mila che sono lì per la musica. Black Dog viene sparata sul pubblico, tutto a volumi altissimi. Il fumo è sempre più presente, e Page e Plant quasi restano accecati. Plant tossisce mentre canta Dazed And Confused e Since I’ve Been Loving You, ma ormai l’aria è irrespirabile.

Ancora fumogeni: il pubblico si accalca di fronte al palco per scappare dal fumo e la musica si interrompe. “Mai più in Italia”, dirà Robert Plant alla stampa dopo aver lasciato quel palco maledetto.