Riccardo Fogli live al Premiato Circo Volante del Barone Rosso, tra canzoni e ricordi

Riccardo è una persona splendida e un artista tanto riservato quanto bravo


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RICCARDO FOGLI è tornato dopo tanti anni con un brano inedito “La tenerezza 93”, una lettera aperta al figlio. Mi ero già collegato con lui durante la diretta di WE HAVE A DREAM e a questo link di OptiMagazine trovi quell’intervista e il videoclip di questa canzone struggente:

Ci eravamo ripromessi di incontrarci dal vivo al Premiato Circo Volante del Barone Rosso e così è accaduto. Oltre ad alcune sue canzoni, dove si è accompagnato con la chitarra, gli ho anche mostrato un video di quando nel 1989 andammo a Budapest con la Nazionale Cantanti e lui, prima della partita, incontrò l’allora presidente della neonata Repubblica e cantò “Storie di tutti i giorni” in mezzo al campo.

Ribadisco: Riccardo è una persona splendida e un artista tanto riservato quanto bravo.

Ecco il comunicato stampa, relativo al nuovo brano, redatto da Valentina Milano

“La Tenerezza 93”

L’inedito scritto due anni prima della Reunion con i Pooh, mai inciso e pubblicato

E’ una fotografia di quel preciso momento, un preoccupato messaggio d’amore per mio figlio che, nei suoi 20 anni, stava cercando una sua dimensione in questo mondo di poche speranze.

Il brano arriva dopo quasi vent’anni dall’ultimo inedito da solista (“Romanzo”) interpretato dal cantautore a Sanremo nel 1996.

 “LA TENEREZZA 93” scritta dallo stesso Fogli e prodotta da Filadelfo Castro (già arrangiatore di “Mondo 2020” uscito qualche mese fa) vede anche la collaborazione di Nicola Greco, compositore e autore della parte musicale.

 “Il mestiere di padre non è mai facile e per un papà musicista in giro per il mondo può essere ancora più complicato – racconta Riccardo Fogli. Queste venti righe di teneri pensieri, sono nate quando mio figlio, dopo la maturità, stava decidendo cosa  studiare all’università, rimandando di mese in mese la scelta”.

“LA TENEREZZA 93” è un’intensa canzone con la quale Riccardo Fogli chiede scusa a suo figlio (Ti chiedo scusa delle mie promesse… Delle foto di quegli anni là”), ma anche “a tutti i figli di tutti i padri” per aver lasciato loro un mondo malato e logoro, mentre “noi figli dei fiori –  dichiara il cantautore – ostentiamo foto di anni pieni di libertà che, da ragazzi e ragazze,  abbiamo conquistato lottando attraverso la musica e la protesta, sempre con amore.

 “LA TENEREZZA 93” contiene dopo poco più di un minuto dal suo inizio anche un parlato che non ti aspetti,  il  flow  di  un rap senza tempo scandito da un padre che si emoziona. E’ la fotografia di un vissuto in cui ogni genitore può rivedersi, di una delle tante telefonate alle quali un figlio non risponde per svariati motivi, uno su tutti perché ha fatto tardi la notte (“Per favore rispondi al telefono che sono in pena, ti voglio bene/ Ci vediamo questa sera a cena”).

 Il singolo è disponibile su Azzurra Music in versione 45 giri colorato con tiratura limitata a sole 600 copie ed autografato dall’artista a questo link.

Nel lato B del vinile è contenuta la stessa canzone interpretata piano e voce, nella sua versione più acustica e toccante.

L’uscita del singolo “LA TENEREZZA 93” è accompagnata dall’omonimo videoclip (dal 20 marzo su Youtube), girato a Lazise sul lago di Garda e tra i suoi infiniti vigneti.
Racconta la storia di un padre che cerca un dialogo con suo figlio prima attraverso le parole, poi infilandosi le scarpe da runner per correre simbolicamente da lui, allenandosi in mezzo alla campagna e tra i colori dell’acqua al tramonto, fino a trovarsi fermo, esausto dalla corsa, davanti ad una porta chiusa nell’attesa che si apra.
“Adesso corro piano, ma corro. Oltre la porta nel video c’è mio figlio, perché alla fine l’amore è la chiave che apre tutte le serrature”.

Non a caso Riccardo Fogli è anche un Maratoneta. Ha corso nella “New York 2000 e 2001”, ha percorso il Sahara Tunisino per tre meravigliose volte, dormendo sotto le stelle per la corsa dei cento chilometri.

Ascoltare “LA TENEREZZA 93” è come fare un viaggio nella storia e dentro il cuore di tanti padri e figli nel corso del tempo. I papà possono essere uomini comuni trasformati dall’amore in eroi, avventurieri, narratori e cantanti.

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