Stefano Di Battista, “Morricone Stories” live al Premiato Circo Volante del Barone Rosso

Stefano è un grande musicista jazz, l'ho invitato durante la mia diretta per conoscere la sua storia e ascoltare il suo omaggio a Morricone


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Stefano Di Battista è un grande musicista jazz, di levatura internazionale. Ha da poco pubblicato un omaggio a Ennio Morricone, che fra l’altro ha scritto di getto un brano per lui, presente nell’album.

Ho invitato Stefano Di Battista al Premiato Circo Volante del Barone Rosso e, oltre ad esibirsi, ha raccontato la sua storia, compresa quella del sax che ha da tanti anni e del ristorante che ha a Roma. Gli ho chiesto anche di improvvisare un brano insieme al bassista Claudio Gallo Golinelli. Nel video trovi la sua partecipazione integrale nel programma.

Questo invece è il comunicato stampa sul suo nuovo progetto redatto da Fiorenza Gherardi De Candei

Esce con Warner Music Morricone Stories: l’album omaggio di Stefano Di Battista a ENNIO MORRICONE, grande compositore e Premio Oscar. Un matrimonio perfetto tra jazz e una selezione tra le oltre 500 colonne sonore morriconiane: da film come “C’era una volta in America”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “The Mission” e “Veruschka” fino al brano “Flora” che il Maestro scrisse proprio a Di Battista.

STEFANO DI BATTISTA (ALTO & SOPRANO SAXOPHONE)

FRED NARDIN (PIANO)

DANIELE SORRENTINO (DOUBLE BASS)

ANDRÉ CECCARELLI (DRUMS)

Disponibile in vinile, cd e digitale (streaming e store al link http://wmg.click/MorriconeStories), il disco è preceduto dai tre singoli Peur sur la ville (uscito il 29 gennaio), Cosa avete fatto a Solange? (uscito il 26 febbraio) e Gabriel’s Oboe (uscito il 19 marzo) ed ha protagoniste non solo le immortali colonne sonore del Maestro ma anche il brano Flora che Morricone scrisse proprio per Di Battista.

Una miniera inesauribile, un tesoro di fantasie del pensiero associate a immagini di ogni genere, oltremodo versatili, disponibili a essere trattate, ritrattate, riscoperte. Potremmo ascoltarle fatte da un coro bulgaro o da un quintetto di ocarine, sarebbero comunque godibili e perfettamente riconoscibili. Ma quando c’è di mezzo il jazz…beh, quella è un’altra storia, sembra davvero un matrimonio perfetto, naturale, diciamo pure inevitabile.

La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano Di Battista, che con i temi del Maestro gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima.      

La tracklist scelta per il disco mostra quanto non sia necessario attingere unicamente ai colossi dell’immaginario cinematografico per entrare nell’universo morriconiano: Stefano ha voluto includere temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati come Veruschka e Cosa avete fatto a Solange?. Un repertorio ancora tutto da scoprire, per ricordare che al di là delle celebrità Morricone di film ne ha fatti più di 500.

Ricercatezze certo, ma molto preziose, con il godimento puro di ascoltare temi conosciuti che diventano perfetti standard jazz, come Metti una sera a cena, swingante e ironica, oppure Il buono, il brutto e il cattivo che si rivela come un duello di improvvisazioni – col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all’origine fu ispirato dal verso del coyote – prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di C’era una volta in America che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia, scritta con un esiguo numero di note e con il massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di The mission, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano.

Un meccanismo perfetto, che potrebbe continuare per altri dischi, come una serie, come se una parte del pensiero di Morricone fosse stata sempre, magari senza saperlo, votata al jazz.

Con una carriera parallela tra l’Italia e la Francia, Stefano Di Battista ha collaborato con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona, Claudio Baglioni, Renato Zero, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rita Marcotulli, Baptiste Trotignon, Aldo Romano, Michel Benita, Adriano Celentano, Jovanotti, Tiromancino. Noto è anche il suo duo con la cantante, e moglie, Nicky Nicolai.

Compagni di viaggio di Stefano Di Battista in “Morricone Stories”, il pianista Fred Nardin, il contrabbassista Daniele Sorrentino e il batterista André Ceccarelli.

La tracklist completa dell’album: Cosa avete fatto a Solange? (da What Have You Done to Solange?), Peur sur la ville (da Fear Over The City), La cosa buffa (da La cosa buffa), Veruschka (da Veruschka), Deborah’s Theme (da Once Upon a Time in America), Metti, una sera a cena (da Metti, una sera a cena), Apertura della caccia (da 1900), Il grande silenzio (da The Great Silence), Flora (world premiere recording), La donna della domenica (da The Sunday Woman), Gabriel’s Oboe (da The Mission), The Good, The Bad And The Ugly (da The Good, The Bad And The Ugly).

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