Riccardo Fogli con “La Tenerezza 93” continua la dolcezza di “Piccola Katy”

Mi sono collegato con lui durante il Premiato Circo Volante del Barone Rosso Solo Flight e mi ha sorpreso vederlo commuoversi durante la visione del suo videoclip


INTERAZIONI: 1957

Ho sempre stimato moltissimo RICCARDO FOGLI e non l’ho mai visto cambiare, sia attraversasse enormi successi, come accadde quando vinse Sanremo con “Storie di tutti i giorni”, sia stesse cavalcando quella famosa “cresta dell’onda”. Quando i POOH si sono riuniti, lui era quello più felice. Pareva un bambino con gli occhi spalancati davanti a un miracolo. Dopo tanti anni ha pubblicato un nuovo brano, “La Tenerezza”. Lui, padre, racconta al figlio sogni e delusioni. Una canzone dolcemente malinconiche che , appena l’ho sentita, mi ha ricordato la magia di “Piccola Katy”. Forse per quell’intercalare parlato a metà del brano. Comunque, se in “Piccola Katy” con i Pooh Riccardo era il fratello maggiore o l’amico della ragazzina che voleva scappare di casa, qui è il padre che si confronta col figlio.

Mi sono collegato con lui lunedì sera nel mio Premiato Circo Volante del Barone Rosso Solo Flight e, mentre mostravo il video della canzone, io lo vedevo in un piccolo riquadro mentre prima non guardava, poi, quando ha alzato la testa, aveva gli occhi lucidi. Si stava commuovendo riascoltando la sua stessa canzone.

Oggi c’è bisogno di verità, di sincerità, di commozione, di compassione, di amicizia, di pulizia interiore. Doti che tutti gli artisti dovrebbero avere. Riccardo queste doti le ha tutte.

Guarda in video con l’intervista perché fa bene vedere persone così.

Ecco il comunicato stampa redatto da Valentina Milano

“La Tenerezza 93”

L’inedito scritto due anni prima della Reunion con i Pooh, mai inciso e pubblicato

E’ una fotografia di quel preciso momento, un preoccupato messaggio d’amore per mio figlio che, nei suoi 20 anni, stava cercando una sua dimensione in questo mondo di poche speranze.

Il brano arriva dopo quasi vent’anni dall’ultimo inedito da solista (“Romanzo”) interpretato dal cantautore a Sanremo nel 1996.

 “LA TENEREZZA 93” scritta dallo stesso Fogli e prodotta da Filadelfo Castro (già arrangiatore di “Mondo 2020” uscito qualche mese fa) vede anche la collaborazione di Nicola Greco, compositore e autore della parte musicale.

 “Il mestiere di padre non è mai facile e per un papà musicista in giro per il mondo può essere ancora più complicato – racconta Riccardo Fogli. Queste venti righe di teneri pensieri, sono nate quando mio figlio, dopo la maturità, stava decidendo cosa  studiare all’università, rimandando di mese in mese la scelta”.

“LA TENEREZZA 93” è un’intensa canzone con la quale Riccardo Fogli chiede scusa a suo figlio (Ti chiedo scusa delle mie promesse… Delle foto di quegli anni là”), ma anche “a tutti i figli di tutti i padri” per aver lasciato loro un mondo malato e logoro, mentre “noi figli dei fiori –  dichiara il cantautore – ostentiamo foto di anni pieni di libertà che, da ragazzi e ragazze,  abbiamo conquistato lottando attraverso la musica e la protesta, sempre con amore.

 “LA TENEREZZA 93” contiene dopo poco più di un minuto dal suo inizio anche un parlato che non ti aspetti,  il  flow  di  un rap senza tempo scandito da un padre che si emoziona. E’ la fotografia di un vissuto in cui ogni genitore può rivedersi, di una delle tante telefonate alle quali un figlio non risponde per svariati motivi, uno su tutti perché ha fatto tardi la notte (“Per favore rispondi al telefono che sono in pena, ti voglio bene/ Ci vediamo questa sera a cena”).

 Il singolo è disponibile su Azzurra Music in versione 45 giri colorato con tiratura limitata a sole 600 copie ed autografato dall’artista al seguente link: https://www.azzurramusic.it/it/component/virtuemart/vi1016_la-tenerezza93  

Nel lato B del vinile è contenuta la stessa canzone interpretata piano e voce, nella sua versione più acustica e toccante.

L’uscita del singolo “LA TENEREZZA 93” è accompagnata dall’omonimo videoclip (dal 20 marzo su Youtube), girato a Lazise sul lago di Garda e tra i suoi infiniti vigneti.
Racconta la storia di un padre che cerca un dialogo con suo figlio prima attraverso le parole, poi infilandosi le scarpe da runner per correre simbolicamente da lui, allenandosi in mezzo alla campagna e tra i colori dell’acqua al tramonto, fino a trovarsi fermo, esausto dalla corsa, davanti ad una porta chiusa nell’attesa che si apra.
“Adesso corro piano, ma corro. Oltre la porta nel video c’è mio figlio, perché alla fine l’amore è la chiave che apre tutte le serrature”.

Non a caso Riccardo Fogli è anche un Maratoneta. Ha corso nella “New York 2000 e 2001”, ha percorso il Sahara Tunisino per tre meravigliose volte, dormendo sotto le stelle per la corsa dei cento chilometri.

Ascoltare “LA TENEREZZA 93” è come fare un viaggio nella storia e dentro il cuore di tanti padri e figli nel corso del tempo. I papà possono essere uomini comuni trasformati dall’amore in eroi, avventurieri, narratori e cantanti.

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