I Flor De Loto: il prog rock del Perù

Durante la diretta di We Have A Dream, mi sono collegato con Alejandro Jarrin, il bassista del gruppo, che mi ha raccontato come sia difficile oggi fare progressive rock


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Ormai la mia diretta del martedì sera di WE HAVE A DREAM è diventata internazionale. Dopo lo speciale collegamento con Nick Rhodes dei Duran Duran dalla sua casa di Londra, Lachy Doley dall’Australia e Kristian Marr, inglese che vive a Barcellona, è stata la volta dei Flor De Loto dal Perù.

Tutto è nato quando ho pubblicato un tweet dove elencavo i brani musicali che avevo inserito e raccontato quel giorno nella playlist del mio canale Telegram Sir Red Ronnie. C’era anche “Fire” del folle Arthur Brown. Tra quelli che hanno commentato, i Flor De Loto mi hanno scritto di essere peruviani e di aver collaborato con Arthur Brown in un brano e video. Incuriosito ho risposto loro che potevamo fare un collegamento in diretta. Mi hanno inviato quel video, “Antes de despertar”, e pure una versione di “El condor casa”, la canzone per eccellenza nella tradizione del Perù”, in un arrangiamento tra il tradizionale, nella parte del flauto, e quello rock.

Martedì ho poi avuto l’opportunità di dialogare con Alejandro Jarrin, il bassista del gruppo, che mi ha raccontato come sia complicato fare progressive rock in patria, tanto che hanno più opportunità nei festival in giro per il mondo, dove poi hanno incontrato e fatto amicizia con Arthur Brown.

Guarda l’intervista integrale, dove ho anche inserito i loro due videoclip e pure il frammento iniziare di “Fire” per far capire a chi non lo conosce chi sia Arthur Brown.

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