Sgominare L’Impuro: tutti parlano di Topolino ma nessuno parlerà di “Donald Duck”

Dopo aver visto il video del brano Donald Duck, incuriosito, ho deciso di collegarmi con gli autori durante la diretta di We Have A Dream


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Mi sono imbattuto in un video, “Donald Duck”, fatto solo di immagini di repertorio molto vecchie, dove tutti i protagonisti hanno le orecchie di Topolino. Non mi hanno incuriosito solo il video e il testo della canzone, ma anche gli autori: Sgominare L’Impuro. Così mi sono collegato con questi folli durante la mia diretta WE HAVE A DREAM del martedì sera. Loro vivono nelle valli umbre, sono fans degli Skiantos, hanno appena pubblicato un album intitolato “Cultura Pop”. Guarda l’intervista con anche due videoclip, tra cui lo spettacolare “Donald Duck”.

Ecco il comunicato stampa che con la loro storia e l’analisi dell’album:

Sgominare l’impuro é un progetto che nasce nelle dispersive valli umbre, con lo scopo di uscire in maniera decisa dalla logorante routine di una regione splendida quanto a volte aspra. Il collettivo si forma in maniera spontanea e libera da qualsiasi dogma di genere nel 2016, da l’idea di Augusto Thorbalzen (voce), Pawel Beedinawel (tastiera e voce), Bob Mulligan (chitarra), Mr Borkus (basso) e J.T. Phonet (batteria), partendo dal concetto di buskers music. L’orchestrina inizia ad uscire in strada dove il contatto con il pubblico è tangibile, strutture larghe, stacchi con obbligati e improvvisazione sono l’ingredienti di un piatto che trova il suo connubio con un altro ingrediente fondamentale, ovvero il teatro e la stand up comedy, il tutto condito in chiave irriverente e ironica. Il passo dalla strada a i locali ed i festival umbri é breve e così l’orchestrina inizia a creare la propria fan base sul territorio, imbastendo spettacoli dove l’interazione con il pubblico é la chiave fondamentale. Ad un concerto di Sgominare l’impuro chi fruisce dello spettacolo non è semplicemente uno spettatore passivo ma parte integrante dello spettacolo. Nel 2018, dopo la decisione di J. T. Phonet di uscire dal gruppo, la band decide di contattare un talentuoso amico di vecchia data, Hendryo Hollemberg , che porta al collettivo una ventata di positiva freschezza e pazzia, creando un nuovo flusso creativo che porta la band alla decisione di incidere un nuovo EP, Cultura Pop . Un EP indipendente realizzato con la produzione artistica di Antonello Papagni in arte Snerv, registrato al Kate Creative di Roma e con il master di Eugenio Vatta . Cultura Pop vuole raffigurare il lustrinato mondo del Pop, ridicolizzandolo, mettendolo a nudo, con l’intento di sviscerare ed interpretare tutti quei cliché sulla Pop Art, inserendo in un mondo surreale dei personaggi mostruosamente paradossali, grazie anche all’aiuto grafico del fratello Ob Queberry artista conterraneo, creando così in torno al progetto musicale una vera e propria sinergia artistica a 360 gradi.

TRACK BY TRACK:

Techno Cultura è l’unico intro plausibile per un album che premette diverse sonorità convogliate tutte nel profondo desiderio di non prendersi mai troppo sul serio raccontando, al tempo stesso, la contemporanea alienazione che caratterizza il pop e la stessa cultura pop, la contemporaneità, in questo caso vestita appunto da techno. In Businessman traspare con chiarezza una scalinata che pone al proprio vertice alcune priorità tendenzialmente vacue, scardinando così la vera essenza del vivere. Una denuncia -non troppo velata- nei riguardi della medio borghesia affacciata esclusivamente sul proprio appezzamento di giardino ben curato ma totalmente insipido. La Droga attraversa ironicamente e ossessivamente un tema che risulta il pretesto per creare l’opposizione nei riguardi del fino buonismo che spesso rispecchia la nostra cultura contemporanea. La Sala da Ballo di Mino richiama a gran voce un sound gustosamente retrò, la fetta buona degli anni ’90, quella giusta sempre e comunque. In Yuri Cowboy, come stessimo guardando un film western, viene narrata la storia di Yuri, moderno -ed antico- antieroe; in questo brano vi è l’essenza del modello controverso in cui si incespica spesso durante la nostra quotidianità: siamo tutti degli antieroi, se non altro ne subiamo l’estremo fascino fugace, fittizio. Cultura Pop , title track, attraverso chitarre distorte e suoni di tastiera scelti con cura, diviene il sunto, il contenitore circa ogni altro brano presente nel disco. Staremaledastar e Donald Duck riprendono a grandi linee, entrambe in maniera differente, il tema dell’antagonista, del personaggio secondario, rendendolo centrale, vivo e ripetutamente grottesco. L’ultima traccia, Sgominare lImpuro, nome della band, riprende il sound tipico anni ’90 costruendo una ballata disco/rap per chiudere l’album con una presentazione di ogni componente della band decisamente originale.

Componenti:

Voce lead : Willy Agostini in arte Augusto Torbhalzen Chitarra e cori: Matteo Getti in arte Bob Mulligan Tastiere, synt e cori: Massimo Bartolomei in arte Pawel Beedinawel Basso: Mattia Porcu in arte Mr. Borkus
Batteria e cori: Lorenzo Carlini in arte Endryo Hollemberg

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