Frasi e immagini della Giornata della Memoria, l’olocausto da non dimenticare neanche nel 2021

Come ogni anno è giusto dare peso ad una commemorazione necessaria per riconoscere gli orrori del passato

Immagini Giornata della Memoria

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Perché insistere anche quest’anno con frasi e immagini della Giornata della Memoria che ricordino la tragedia dell’olocausto? Si, proprio in questo 2021, contrassegnato ancora dalla pandemia Covid-19 che sembra volersi prendere tutta la nostra attenzione? Ricordare quanto avvenuto nei campi di sterminio è un dovere morale sempre, per evitare che quanto già accaduto si ripeta con eguagliabile e terribile violenza.

Si è aspettatto fin troppo per onorare la Giornata della Memoria: anche per questo motivo nessun anniversario della ricorrenza deve essere messo da parte. In effetti la sua istituzione a livello internazionale è molto recente, ossia soli 15 anni fa a seguito della risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1 novembre 2005. Ci sono voluti ben 60 anni dopo  la fine della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento per decidere di commemorare a livello mondiale le vittime dell’immane ferocia umana, 6 decenni esatti dopo quella data fatidica del 27 gennaio in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono proprio il campo di sterminio di Auschwitz. Impossibile perdere altro tempo dunque nel non ricordo di quanto accaduto.

L’invito è quello di sottolineare, anche attraverso frasi e immagini della Giornata della Memoria condivise con qualunque canale e mezzo, che proprio il 27 gennaio il pensiero di tutti non potrà che essere che rivolto al passato. Le leggi razziali naziste e fasciste partorirono una macchina dello sterminio abominevole a danno di milioni di ebrei. Di anno in anno, i superstiti ai campi di sterminio vengono a mancare nell’apporto delle loro vivide testimonianze. Spetta a noi ora ricordare quanto accaduto, anche in loro memoria.

Le frasi della Giornata della Memoria che seguono sono estrapolate, in particolar modo, dagli scritti di Primo Levi (“Se questo è un uomo” e “La Tregua”) ma anche tra le pagine del diario di Anna Frank. impossibile non rileggerle con la dovuta attenzione, pensando a come ogni singola parola pesi sulle coscienze di tuti noi. Prendendo a spunto le parole di chi ha vissuto sulla propria pelle l’immane tragedia come Levi, va ribadito che conoscere è necessario, non una scelta dunque ma un obbligo morale.

“Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”
(Primo Levi)

“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.”
(Anna Frank)

“Se Dio esiste, dovrà chiedermi scusa”
(Scritta apparsa su un muro di Auschwitz).

“La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: E l’uomo dov’era?”
(William Clarke Styron)

“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo. Primo Levi.

Avevamo deciso di trovarci, noi italiani, ogni domenica sera in un angolo del Lager; ma abbiamo subito smesso, perché era troppo triste contarci, e trovarci ogni volta più pochi, e più deformi, più squallidi. Ed era così faticoso fare quei pochi passi: e poi, a ritrovarsi, accadeva di ricordare e di pensare, ed era meglio non farlo”.
(Primo Levi)