Col nuovo DPCM spostamenti forse vietati fino a fine febbraio

Ci si proietta verso il nuovo DPCM del 16 gennaio, che però non è ancora stato firmato

Conte

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Il nuovo DPCM entrerà in vigore il prossimo 16 gennaio. L’edizione odierna de ‘Il Mattino‘ ha ragguagliato circa i punti salienti contenuti al suo interno. La misura non è stata ancora firmata, ma immaginiamo sarà questione di ore. Aumenteranno le Regioni in zona arancione per l’inasprimento dell’indice Rt di trasmissione del contagio. Il rosso dapprima scattava con valore di 1.5, sceso adesso a 1.25. Un Regione diventerà arancione, alla luce del prossimo DPCM del 16 gennaio, con indice Rt pari a 1.0 (prima era 1.25). La Campania rischia di diventare zona arancione già a partire dalla prossima settimana. Si andrà verso la conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino seguente, e non sarà possibile uscire dalla propria Regione, come spiegheremo nel dettaglio più avanti.

Per quanto riguarda i weekend, non dovrebbe scattare in automatico il colore arancione per tutte le Regioni. Ogni territorio verrà gestito in autonomia in base all’indice Rt: nei fine settimana varranno le stesse regole dei giorni feriali. I centri commerciali, tuttavia, resteranno chiusi in tutta Italia il sabato e la domenica al fine di scongiurare il rischio di assembramenti. Come indicato in questo nostro articolo di poche ore fa, il nuovo DPCM del 16 gennaio dovrebbe far scattare il divieto di asporto per i bar a partire dalle ore 18.

Chiusi i confini regionali fino a fine febbraio, a meno di comprovate esigenze lavorative, di salute o di emergenza (come pure per fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Verrà anche istituita la zona bianca, con la riapertura di cinema, teatri e palestre, nessun coprifuoco e locali aperti senza limiti di orari (la soglia dell’indice Rt dovrebbe essere di 0,5), sebbene la misura, secondo le previsioni del Cts, potrebbe non divenire realtà prima di 2 o 3 mesi. Prosegue, intanto, la campagna vaccinale: l’Italia è il primo Paese UE per numero di vaccini somministrati (più di 700 mila dosi iniettate).