Bufera per le dichiarazioni di Feltri sul caso Genovese, la politica condanna le ultime frasi sessiste

Vittorio Feltri raggiunto da polemiche dopo l'editoriale sul caso Genovese. Ecco cosa succede

feltri sul caso genovese

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Ciò che ha scritto Vittorio Feltri sul caso Genovese ha innescato una bomba. Tante le accuse di misoginia piovute dai social. Il direttore di Libero ha firmato un editoriale ad alto contenuto provocatorio in cui, tra le righe, appare forte il cinismo manifestato contro la vittima. Stiamo parlando, ovviamente, dell’arresto di Alberto Genovese, l’ideatore di Facile.it, con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni gravissime.

Oggi, alla vigilia del 25 novembre dunque della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, arriva l’editoriale firmato da Vittorio Feltri sul caso Genovese e la ragazza viene indicata come “ingenua” in quanto sapeva, scrive il direttore, che all’interno di quella stanza “non avrebbero recitato il rosario”. Per questo “i cocainomani vanno evitati” e, in poche parole, la povera Michela sapeva a cosa sarebbe andata incontro.

Parole che hanno scatenato dure polemiche, specialmente da parte del mondo politico che a colpi di tweet ha condannato lo scritto di Feltri ricordando quanto sia ancora aperta la lotta alla misoginia. Laura Boldrini scrive: “Quello che scrivete è una forma di violenza sulle donne” e manifesta il disappunto per il fatto che tali contenuti vengono pubblicati da una testata che riceve finanziamenti pubblici.

Teresa Bellanova aggiunge che questo è il tipico meccanismo in cui la vittima dello stupro diventa, secondo il codice della misoginia, la principale responsabile. Decisa la presa di posizione di Beatrice Lorenzin che fa notare che il “se l’è cercata” è ben presente nel pezzo di Feltri sul caso Genovese. Rincara la dose Laura Garavini di Italia Viva che giudica “disgustose” le parole usate da Feltri.

Indignazione anche tra gli uomini, con Andrea Cozzolino (Italia Viva) che si dissocia dal genere maschile dopo l’editoriale di Feltri sul caso Genovese e con lui Vittorio Ferraresi (Movimento 5 Stelle), tutti uniti in un grande coro di protesta contro la colpevolizzazione della vittima messa in atto da una testata giornalistica.