Lockdown Campania dopo le proteste, cambio di rotta o conferma in arrivo?

Grandi tumulti nel corso della notte a Napoli e provincia, con migliaia di persone scese in strada per protestare contro il blocco totale

Lockdown campania

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La decisione di chiudere tutto in un lockdown della Campania è stata sostanzialmente ufficializzata da parte del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella giornata di ieri. Una notizia che non ha mancato di scatenare una vera e propria sommossa popolare, concretizzatasi in serata.

Migliaia le persone che si sono riversate per strada a Napoli, con vie della città che brulicavano di un fermento sostanzialmente non consentito dalle ultime norme emanate. Il coprifuoco, fissato dalle 23 alle 5 del mattino, è stato di fatto violato dalla moltitudine di persone scese in strada in forma di protesta.

Lo spauracchio di un nuovo lockdown in Campania non ha lasciato impassibile la popolazione, che ha scelto questa volta la protesta. E numerose sono state le segnalazioni di aggressioni ai danni di reporter impegnati a documentare le scene.

Una situazione delicata che vede impegnati agli antipodi due diverse tipologie di attori. Da un lato i vertici di regione e province, che provano in tutti i modi a evitare il collasso delle strutture sanitarie, complici i numeri in crescita dei contagi. Dall’altro invece i lavoratori, preoccupati dalle conseguenze catastrofiche sull’economia di nuove chiusure. Considerando soprattutto che i competitor fuori regione – nel caso delle aziende più grandi – continueranno le loro attività.

Occorre dunque una soluzione che possa andare incontro alle esigenze di tutti.

Lockdown in Campania, il braccio di ferro tra Regione e cittadini

Potrà dunque la protesta (molto poco pacifica) di ieri sera avere conseguenze per quanto concerne il lockdown in Campania? Difficile che il Presidente De Luca retroceda dalle sue posizioni. Rispondere in tal modo alle reazioni della popolazione corrisponderebbe a scoprire il fianco in vista del futuro.

Certo, è auspicabile che si possa giungere a un compromesso che eviti chiusure drastiche e totali. Venirsi incontro per ritrovare un equilibrio attualmente molto precario. No quindi a un blocco delle attività, bensì un contingentamento di spostamenti, già attualmente fissato, e coprifuoco anticipato con l’unica eccezione dei food delivery.

Chiaro è che probabilmente bisognerà fare i conti con i tumulti della serata di ieri. I grandi assembramenti a cui si è assistito potrebbe comportare conseguenze pericolose in termini di contagi. Saranno le prossime settimane a dare il bilancio effettivo di una notte molto calda per Napoli e dintorni.