Lutto per i Red Hot Chili Peppers: è morto Jack Sherman, l’ex chitarrista che suonò nel primo album

Jack Sherman si è spento a 64 anni per cause ancora ignote. Ecco come lo ricordano i Red Hot Chili Peppers

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È morto Jack Sherman e la notizia della sua scomparsa emerge soltanto ora. L’ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers si è spento all’età di 64 anni per cause ancora ignote. La morte risale al 18 agosto e i media internazionali lo apprendono da un post pubblicato dalla band di Anthony Kiedis sui social nelle ultime ore.

Jack Sherman partecipò alle registrazioni del primo album della band losangelina, The Red Hot Chili Peppers (1984) e suonò durante il primo tour negli Stati Uniti a supporto del disco. In seguito lasciò la formazione dopo aver contribuito alla registrazione del secondo album, Freaky Styley (1985).

Era entrato nella band per sostituire Hillel Slovak, chitarrista e co-fondatore dei Red Hot Chili Peppers, per poi allontanarsi dal gruppo nel 1984 e partecipare nuovamente all’attività nel 1988 – anno della morte di Slovak – per le tracce Higher Ground e Good Time Boys del fortunato LP Mother’s Milk (1989).

Jack Sherman, secondo i fan e la critica, fu determinante per il sound della band seppur con i compagni di avventura spesso nascessero attriti. L’ultima tensione con la sua ex band si verificò nel 2012 quando i Red Hot Chili Peppers furono inseriti nella Rock And Roll Hall Of Fame e né lui né Dave Navarro – che suonò la chitarra in One Hot Minute (1995) – furono inclusi tra i nomi vicini alla band.

Sherman prese molto male la sua esclusione e accusò i Red Hot Chili Peppers di aver fatto pressione alla giuria per non inserire il suo nome. Oltre alla band di Los Angeles, l’ex chitarrista dei RHCP suonò anche con Bob Dylan.

I Red Hot Chili Peppers, nel riportare la tragica notizia, hanno dedicato un pensiero all’ex chitarrista sui social: morto Jack Sherman, la band non ha dimenticato gli attriti eppure lo ricorda come un amico che contribuì alla realizzazione del primo disco, citando anche il tour.

“La famiglia RHCP augura a Jack Sherman un viaggio sereno nell’aldilà. Jack ha suonato nel nostro album di debutto e nel nostro primo tour negli Stati Uniti. Era un ragazzo unico e lo ringraziamo per tutti i momenti buoni, cattivi e intermedi”.