Pensare che Kill ‘Em All dei Metallica fosse il prodotto di quattro sbarbati che volevano fare casino e dire la loro quando gli zarri borchiati si erano già imposti sulla scena, oggi, fa un certo effetto.
Eppure James Hetfield era già un uomo orchestra: riusciva a coordinare canto e riff seguito dalla batteria scoordinata ma pesante di Lars Ulrich, e probabilmente proprio a Ulrich dobbiamo il sound grezzo che ne venne fuori. Kill ‘Em All dei Metallica è il prodotto più violento dei Four Horsemen, definiti in questo modo proprio grazie alla traccia omonima presente nel disco.
Erano i tempi in cui la scena metal e punk era dominata dai Judas Priest e dai Motorhead e i Metallica, che poco prima delle registrazioni ospitavano ancora Dave Mustaine alla chitarra e Ron McGovney al basso, avevano tra le mani tanti detonatori pronti ad esplodere.
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- 03/06/2013 (Publication Date) - Universal Music (Publisher)
Sufficientemente virtuosi e furenti, all’arrivo di Kirk Hammet alla chitarra e Cliff Burton al basso i 4 ragazzacci erano già pronti per registrare il disco. Alcune tracce erano già state composte dalla vecchia formazione, ma senza Burton non sarebbe stato possibile ascoltare quella rara bellezza che era (Anesthesia) Pulling Teeth, ancora oggi un canone per ogni bassista innamorato del distorsore.
Il risultato fu un album rapido, feroce e dritto come un proiettile sparato ad altezza d’uomo a partire dall’opening Hit The Lights fino a Metal Militia: chitarre frenetiche e muting crivellanti parlarono chiaro. I Metallica erano belve sguinzagliate, capaci di stringere in assedio e di marciare in purezza come accadde in Seek & Destroy, con quei riff che hanno fatto la storia.
James Hetfield, con la voce alterata da un vecchissimo delay, ora gridava e ora cantava, e tutto fu hardcore, punk e trash. Ancora oggi Kill ‘Em All dei Metallica ci prende a martellate sui denti, probabilmente più di quanto siano in grado di fare gli album successivi.