Dopo The Last of Us Part 2 già nei piani un nuovo sequel?

Naughty Dog non esclude un possibile ritorno sulle scende della serie: terzo capitolo in vista per Neil Druckmann e compagnia?

The Last of Us Part 2

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Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta: parafrasando una nota pubblicità, è questo lo stato d’animo di chi, lo scorso venerdì, ha potuto mettere finalmente le mani su The Last of Us Part 2. Scherzi a parte, i diversi rinvii subiti dal titolo di Naughty Dog hanno destato preoccupazione tra i fan. E i tempi della release sembravano dilatarsi sempre più, complice anche il lockdown globale generato dalla pandemia di Covid-19.

Pare però che ogni singolo secondo d’attesa fosse giustificato, a giudicare dalla qualità finale della produzione del team di sviluppo. Dopo un primo episodio memorabile e i grandi lavori portati avanti con la serie Uncharted, lo studio si è confermato ancora una volta una vera e propria eccellenza.

Storia sublime e realizzazione tecnica sopraffina fanno di The Last of Us Part 2 uno dei gioielli immancabili nella collezione di ogni videogiocatore che si rispetti. Ed è una collezione che potrebbe presto (o tardi, ndr) accogliere nei suoi castoni una nuova perla.

The Last of Us Part 2, già idee per il futuro?

Eh già, ad accendere la speranza di un nuovo sequel è Neil Druckmann. Il creative director, intervistato nelle ultime ore in merito alla sua creatura, non esclude di tornare a lavorare per una terza volta sul franchise. Difficile al momento capire quale sia la piega che potrebbero prendere gli eventi in un dopo The Last of Us Part 2. D’altronde già il capostipite si chiudeva in modo da permettere un eventuale “abbandono” della serie senza che fossero lasciate cose in sospeso.

I ragazzi di Naughty Dog devono però averci preso gusto con il franchise, tanto da non chiudere la porta a ritorni di fiamma. Magari proprio sulla console di prossima generazione di casa Sony, dopo un adeguato rodaggio.

Su una cosa però Druckmann non transige: la storia dev’essere in grado di toccare l’animo dei giocatori così come hanno fatto i predecessori. In assenza di questa specifica capacità, non avrebbe alcun senso. Ed è un discorso che fila, considerando la grandissima carica emotiva di cui sono dotati i primi due capitoli.

Siamo per ora di fronte a idee che non hanno un fondamento pratico. D’altronde è anche ammissibile, considerando che il gioco è approdato sul mercato soltanto una manciata di giorni fa. I prossimi mesi sicuramente permetteranno di fare maggiore chiarezza sulla situazione: restate quindi sintonizzati su queste pagine per tutti gli ultimi aggiornamenti.

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