Little Fires Everywhere, le principali differenze tra la serie e il romanzo

La serie su Prime Video mantiene molti degli elementi più significativi del romanzo, ma riesce a distanziarsene abbastanza da costruire un'identità propria

[ANNA HATHAWAY/AMAZON PRIME VIDEO]


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L’arrivo di Little Fires Everywhere su Prime Video ha permesso al pubblico di appassionarsi a una portentosa storia di conflitti in cui due donne e madri incarnano sistemi di valori contrapposti, simbolici delle profonde divisioni sociali ed etniche negli Stati Uniti degli anni ’90.

La serie, adattata per la tv da Liz Tigelaar, si ispira all’omonimo romanzo di Celeste NgTanti Piccoli Fuochi il titolo italiano – e ne mantiene molti degli elementi più significativi, pur riuscendo a distanziarsene abbastanza da costruire un’identità propria. Vediamo dunque le principali differenze fra la Little Fires Everywhere approdata su Prime Video e quella concepita da Celeste Ng nel suo bestseller mondiale. Ma occhio agli spoiler!

L’identità di Mia e Pearl

In Little Fires Everywhere Mia e Pearl sono afroamericane, mentre nel romanzo la questione etnica non è mai sollevata. Il dubbio è che sia una scelta dovuta al coinvolgimento di Kerry Washington nella produzione della serie, ma per la showrunner si tratta invece di un deliberato cambiamento rispetto all’impostazione del romanzo:

[Decidere che Mia e Pearl sarebbero state afroamericane] è stato un cambiamento fondamentale della storia, una parte davvero elettrizzante dell’adattamento, perché ci ha dato una reale opportunità di raccontare la storia di Mia e il suo rapporto con questa famiglia bianca, il tipo di madre che è per Pearl e come questo possa essere diverso dal modo in cui una donna bianca cresce una figlia.

Tanti piccoli fuochi
  • Ng, Celeste (Author)

I sentimenti di Moody per Pearl

Moody, il figlio maschio più giovane dei Richardson, è il primo ad accogliere Pearl a Shaker Heights e a mostrare di poterle essere amico. Anzi, tanto nella serie tv quanto nel romanzo sviluppa presto un’inguaribile cotta per la coetanea. L’unica differenza è che sullo schermo, almeno in principio, Pearl sembra poter ricambiare i suoi sentimenti. I due condividono infatti più di un momento di confidenza e intimità.

Il rapporto fra Trip e Pearl

La dinamica del rapporto fra Trip e Pearl varia sensibilmente tra il romanzo e la serie. In Tanti Piccoli Fuochi i due ragazzi si dimostrano apertamente interessati uno all’altra, mentre in Little Fires Everywhere l’atteggiamento di Trip nei confronti di Pearl appare inizialmente più ambiguo e infantile. Il ragazzo arriva persino ad accusarla di sbagliare i suoi approcci al sesso.

L’orientamento di Izzy

In Tanti Piccoli Fuochi l’adolescente Izzy è la perfetta immagine di ciò che un adulto approssimativo non tarderebbe a definire un’adolescente problematica. Il senso di straniamento e non aderenza che la ragazza avverte nei confronti della famiglia e dell’ambiente scolastico viene poi ulteriormente approfondito in Little Fires Everywhere. Qui l’adolescenza di Izzy è resa ancora più complessa dai sentimenti che la ragazza prova per l’amica April, e che creano ulteriori frizioni al già conflittuale rapporto con la madre.

L’identità di May Ling/Mirabelle

Gli universi di Elena e Mia arrivano a mostrarsi più che mai contrapposti nello svolgersi della battaglia legale per la custodia della piccola May Ling. Abbandonata alla nascita dalla madre Bebe per via di grosse difficoltà economiche, la bambina viene presa in custodia dai McCulloughs, amici dei Richardson, e ribattezzata Mirabelle.

Nel romanzo è Mia a rivelare a Bebe che la piccola è stata affidata ai McCulloughs, ed è a casa della coppia che la donna si reca per averne conferma. In Little Fires Everywhere su Prime Video, invece, Mia accompagna Bebe in auto a casa dei McCulloughs, e la donna irrompe in casa della coppia interrompendo la festa di compleanno della piccola.

La mediazione di Elena

Una fra le differenze più evidenti tra la trama del romanzo e quella della serie riguarda il tentativo di mediazione operato da Elena a nome dei McCullough. La prima mette infatti 10.000$ sul piatto perché la seconda lasci alla bambina la possibilità di vivere una vita migliore. In cambio verrebbe aiutata a ottenere la cittadinanza americana, ma Bebe rifiuta l’accordo. L’intera sequenza non è neppure contemplata nel romanzo.

Il rapporto tra Mia e Pauline

I flashback alla post adolescenza di Mia legano la ragazza a Pauline Carlson in modo diverso tra le pagine e lo schermo. Nel romanzo Mia è molto vicina all’artista e alla moglie Mal, ma mantiene con entrambe una certa distanza personale. Nella serie, invece, Mia e Pauline sono amanti. La fluidità che così diventa tipica del personaggio di Kerry Washington in Little Fires Everywhere le permette di sviluppare una particolare intesa con Izzy, l’adolescente alle prese con una complicata esplorazione di sé.

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L’origine dell’incendio

L’incendio in casa Richardson è un elemento cruciale nello snodarsi della trama del romanzo, e mantiene la sua fondamentale importanza anche nella serie. In Tanti Piccoli Fuochi è Izzy ad appiccare le fiamme, oltraggiata per il modo in cui ciascuno dei suoi fratelli manipola e approfitta di Pearl. Il suo allontanarsi dalla famiglia spinge la madre alla disperazione, che così decide di dedicare la vita al ritrovamento della figlia.

Il comportamento di Elena è ben diverso in Little Fires Everywhere. Qui Izzy si infuria per l’allontanamento di Mia e Pearl e, quando Elena si lascia sfuggire di non aver mai davvero voluto la quarta figlia, scappa via di casa. La madre si rifiuta però di considerarsi l’artefice di ogni sofferenza, e infine accetta di assumersi la responsabilità dell’incendio per schermarne i reali autori, ossia Lexie, Trip e Moody.