L’ultimo romanzo di Camilleri con Montalbano protagonista, svelato l’incipit di Riccardino

Svelato titoli e incipit dell'ultimo romanzo di Camilleri, l'atto finale del commissario Montalbano che chiuderà l'intera saga

ultimo romanzo di Camilleri

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L’ultimo romanzo di Camilleri è stato finalmente svelato. Al Salone del Libro Extra, l’insieme di dirette streaming che ha sostituito l’evento di quest’anno causa Covid-19, Antonio Manzini, autore delle storie di Rocco Schiavone (da cui è stata tratta l’omonima serie di successo Rai con Marco Giallini), lo ha letto in anteprima.

L’incipit dell’atteso ultimo romanzo di Camilleri, che lo scrittore ha voluto pubblicare postumo, quindi dopo la sua morte, uscirà edito da Sellerio nel corso dell’anno. Il primo capitolo è stato divulgato in diversi canali online e inizia così:

“Il telefono sonò che era appena arrinisciuto a pigliari sonno, o almeno accussì gli parse”. Montalbano ha problemi d’insonnia e cerca di prendere sonno inutilmente. Poi, squilla al telefono: “Riccardino sono” dice con una voce “squillante e festevole”. La persona dall’altro capo del telefono gli dà appuntamento al bar Aurora. Montalbano, però, si rende conto di non conoscere nessuno con quel nome. Il commissario cerca di prendere sonno, ma un’ora dopo riceve una telefonata di Catarella: c’è stato un omicidio e Fazio lo sta cercando. Inutile affidare l’indagine a Mimì Augello perché il suo vice non c’è e “Si era stuffato di aviri a chiffari coi cretini”. Arrivato sul luogo del delitto, Montalbano scopre che il morto è proprio quel Riccardino che gli aveva precedentemente telefonato.

Il caso attira l’attenzione dei media e, tra le grandi sorprese dell’ultimo romanzo di Camilleri, c’è anche un riferimento al Montalbano televisivo, interpretato da Luca Zingaretti. Il posto è affollato, ci sono circa cinquanta persone e “pariva la festa di San Calò”, come si legge nel primo capitolo. In una conversazione tra alcune persone, indica il protagonista e dice: “C’è il commissario Montalbano”. “Ma quello della tv?” chiede qualcuno. “No, quello vero”, risponde qualcun altro.

A Salvo Montalbano iniziano a ‘firriare i cabasisi’; tutto era iniziato quando aveva raccontato una delle sue indagini “a uno scrittore locale, un tale Camilleri, che aveva trasformato le sue avventure in un romanzo. Tuttavia, “siccome in Italia leggono quattro gatti”, quel primo libro non aveva ottenuto molta popolarità. Dai suoi racconti, ne aveva tratto altre storie gialle, in una “lingua bastarda”, che avevano avuto un successo enorme, anche all’estero, tanto da essere state adattate in televisione. Il risultato era che “ora tutti lo acconoscevano e lo scambiavano per quell’altro”. Invece, il suo alter ego televisivo era un attore che, come legge Manzini, “non gli assomigliava ed era di 15 anni più giovane”.

L’ultimo romanzo di Camilleri inizia quindi con un rimando alla popolare fiction Rai; si scherza sulla poca somiglianza tra Luca Zingaretti e il personaggio creato da Camilleri. La letteratura si fa meta televisione quando anche lo stesso scrittore viene menzionato. Montalbano, infatti, torna in commissariato e Catarella gli dice che ha chiamato “il professore Cavilleri”. Il commissario lo corregge, dicendogli “Camilleri”, e poi aggiunge “Digli che non ci sono”.

Ecco il video completo di Manzini che legge l’ultimo romanzo di Camilleri: