Coronavirus, auto parcheggiata in strada: c’è obbligo di assicurazione?

Non decade l'obbligo di assicurazione in caso di auto parcheggiata in strada ai tempi del Coronavirus

auto parcheggiata

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Ai tempi del Coronavirus come ci si deve comportare con l‘auto parcheggiata in strada? L’RC Auto va comunque rinnovata? La risposta arriva dal portale ‘assicurazioni.segugio.it‘, che ribadisce un concetto di cui tutti dovremmo essere a conoscenza: è sempre necessario risultare coperto da un’assiurazione, che sia essa in movimento oppure no. Il veicolo, infatti, viene considerato circolante anche se in sosta, in quantoe potrebbe ostacolare la circolazione di altri mezzi, oppure addirittura restare coinvolta in un incidente. L’auto parcheggiata a ridosso di un suolo pubblico, seppur non utilizzata, deve essere assicurata.

Anche nel corso di questa emergenza sanitaria da Coronavirus, non ci sono esoneri, ma al più un’eccezione, ovvero nel caso in cui l’auto parcheggiata sosta a ridosso di una proprietà privata (in un garage oppure all’interno di un’apposita area delimitata). Lo sottoscrivere una sentenza della Cassazione (numero 1062 del 1996): anche nel caso in cui il veicolo venisse rubato, il proprietario non ne avrebbe alcuna responsabilità. C’è da dire che le compagnie assicurative prevedono un periodo di tolleranza a partire dalla data di scadenza dell’RC Auto, che ne estende la copertura per altri 15 giorni. Il Decreto Cura Italia ha provveduto a prorogare tale periodo di ulteriori 15 giorni (solo per le polizze con scadenza entro il 31 luglio), cosa che permette al proprietario di usufruire di una copertura di altri 30 giorni dalla scadenza della polizza.

Lasciare l’auto parcheggiata in strada senza assicurazione comporta l’applicazione di una multa ed il sequetro del mezzo, oltre che il pagamento degli eventuali danni determinati dal veicolo, anche se fermo, in seguito ad un incidente. Il discorso non cambia se l’auto parcheggiata in strada non dovesse risultare idonea alla circolazione: bisogna avere la prova dell’idoneità alla circolazione per ottenere l’esonero dall’assicurazione (anche se da lì scatterebbe poi l’obbligo alla rottamazione).