Recensione Dreams, Media Molecule tra sogno e realtà

Dopo un'attesa piuttosto lunga, il nuovo prodotto targato Media Molecule è completo e pronto all'uso: vestirete anche voi i panni degli sviluppatori?

Dreams

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I sogni son desideri”, recitava una parte di canzone tratta dal film d’animazione Cenerentola, e Dreams in sostanza è l’incarnazione videoludica di questa strofa. Un vero e proprio sogno ad occhi aperti per i videogiocatori, quello cui i ragazzi di Media Molecule hanno dato vita. D’altronde quei ragazzacci già in tempi non sospetti si erano resi protagonisti di un esperimento molto simile.

Bene o male tutti ricorderete infatti la serie Little Big Planet. E difficilmente non avrete provato almeno uno dei tre capitoli resi disponibili sulle console principali di casa Sony. Più un episodio approdato anche in formato handheld, su PSP. Un brand che ha fatto pesantemente uso dell’editor interno del gioco, consentendo agli utenti di vestire i panni di sviluppatori per un giorno. O anche di più, qualora la verve creativa fosse un filone in grado di non esaurirsi in breve tempo.

Se all’epoca Little Big Planet – e i vari sequel – ha rappresentato un progresso tecnologico non indifferente, lo stesso lo si può dire di Dreams. Il nuovo gioco è un’evoluzione della filosofia di pensiero alla base del team creativo responsabile della produzione. Si danno in sostanza ai giocatori tutti gli strumenti per dar vita a piccoli miracoli tecnologici. Ma procediamo con ordine, che è facile perdersi in Dreams.

Primi passi in Dreams

L’approccio al gioco di Media Molecule è quanto di più confortevole si potesse desiderare. Una voce guida permetterà infatti di fare la conoscenza del particolarissimo sistema di controllo, che sarà liberamente selezionabile dai giocatori. Si potrà scegliere di usare la combinazione delle due levette analogiche. O ancora il sensore di movimento del Dualshock 4 (scelta consigliata dal gioco stesso). O ancora sfruttare il supporto garantito a una coppia di Playstation Move. Tutti gli utenti avranno a disposizione la migliore soluzione adatta alle proprie esigenze ludiche.

Si procederà poi alla selezione del proprio spiritello, che sarà il compagno di viaggio perfetto per navigare tra i menù di Dreams. Già dopo pochi minuti, il tempo necessario per cominciare a familiarizzare col titolo, ci sarà la prima scelta da compiere. Andare alla scoperta dei livelli confezionati da sviluppatori e giocatori o crearne di propri?

Chi vorrà potrà cimentarsi nella composizione di contenuti a proprio piacimento, anche se dare una sbirciata a quelli esistenti può essere un buon consiglio. Gli utenti che hanno avuto accesso al gioco in early access si sono senza dubbio dati da fare. E la quantità di elementi disponibili, in termini di minigiochi presenti, è fin dai primi momenti mastodontica.

Tanti contenuti che spaziano dal platform game allo sparatutto, passando per racing game e sparatutto dual stick vecchia scuola. Un’amalgama ricca e compatta che mette in evidenza la grande malleabilità della produzione di Media Molecule. E che, siamo certi, incuriosirà a scoprire ed esplorare i meandri della sezione dedicata all’editor.

Plasmate i vostri mondi

È nella fase di creazione che Dreams sfoggia sontuoso tutto il suo potenziale artistico. Quello che viene messo nelle mani dei videogiocatori è un intero universo di possibilità. La quantità di contenuti si presta a una sperimentazione estrema, in grado di generare vere e proprie perle. L’unico limite nel gioco di Media Molecule è rappresentato dalla fantasia degli utenti.

Vestire i panni degli sviluppatori non è mai stato così semplice, complice chiaramente un sistema che rende il processo creativo alla portata di tutti. In questo frangente, la maggiore soddisfazione la si può provare sfruttando il potenziale offerto dalle periferiche Playstation Move. Come sei maestri d’orchestra, si agiteranno infatti le proprie bacchette, plasmando gli elementi sullo schermo come meglio si vuole.

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Prezzo budget per un gioco infinito: Dreams di nome e di fatto

Se da un lato l’esperienza per giocatore singolo ufficiale è limitata alla “campagna” da una manciata di ore, è innegaile che Dreams sia un gioco tutt’altro che povero di contenuti. La storia di Art si esaurisce infatti in pochissimo tempo, ma il titolo di Media Molecule continua la sua cavalcata a lungo. E mira a intrattenere per un bel po’ di tempo.

Difficile restare senza cose da fare, complice un catalogo sconfinato di minigiochi a cui attingere. Tutti, ovviamente, plasmati dalla fantasia dei giocatori stessi. Trovare quelli più adatti alle proprie esigenze sarà semplicissimo, complice il sistema di rating che premia quelli più (e meglio) votati.

In sostanza quindi Dreams è uno di quei giochi che non conosce limiti d’età. Una produzione che a un primo sguardo potrebbe apparire come semplicistica, ma che nasconde un’anima dalle mille sfaccettature. E anche più considerando che al suo interno sono infuse le idee di una community sconfinata e che si allargherà a macchia d’olio mese dopo mese.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 9/10